Coronavirus, marito e moglie morti in 48 ore: «Una famiglia distrutta»

Domenica 12 Aprile 2020 di Mauro Favaro
Giuseppe Barbisan e Anna Maria Guerrini
TREVISO - Una famiglia cancellata dal coronavirus. Marito e moglie erano stati colpiti dal Covid-19 praticamente assieme. E se ne sono andati a soli due giorni di distanza l’una dall’altro. Vivevano a Villorba, ma poco lontano dal centro di Visnadello. Il virus non ha dato loro scampo. Giovedì si è spenta Anna Maria Guerrini. Aveva 81 anni. Da tempo era costretta a convivere con altri problemi di salute. Il contagio ha fatto precipitare la situazione in modo irreparabile. E ieri, proprio nel giorno della benedizione del feretro di Anna Maria nel cimitero di Villorba, è mancato anche suo marito, Giuseppe Barbisan, di 85 anni. È praticamente impossibile capire con certezza come abbiano contratto il Covid-19. L’ipotesi è che prima sia stato contagiato l’85enne e di seguito anche sua moglie. Ma in questo momento di pandemia le vie di diffusione del virus appaiono imperscrutabili, almeno non sempre con la dovuta accuratezza. La coppia ha lasciato tre figli: Maria Assunta, Giampaolo e Andrea. E tre nipoti: Davide, Angelica e Chiara. Martedì verrà dato l’ultimo saluto a Giuseppe, sempre nel cimitero di Villorba e sempre in forma strettamente privata, come prevedono le limitazioni legate all’emergenza sanitaria in corso. La famiglia ha chiesto che eventuali offerte vengano devolute alla Protezione civile. Un segnale forte proprio a sostegno della lotta contro il coronavirus.
IL BOLLETTINO La strada è ancora lunga. Ieri nella Marca sono mancate altre quattro persone risultate positive al Covid-19. Tre uomini ricoverati nell’ospedale di Treviso e una donna in quello di Vittorio Veneto. Avevano un’età media di 77 anni ed erano già costretti a convivere con altre patologie. Il totale dei decessi nella Marca dallo scorso 25 febbraio, giorno di inizio della pandemia, sale così a 163. A livello generale l’andamento della diffusione del virus si conferma in calo. Ma non ancora abbastanza. Ad oggi sono 1.978 i trevigiani che sono stati colpiti dal Covid-19 (1.430 le infezioni attualmente in corso). Ieri sono emerse altre 30 positività. Il rallentamento si vede soprattutto dalla diminuzione dei ricoveri e degli isolamenti domiciliari. Sono 301 i pazienti ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali trevigiani. Quattro in meno rispetto a ieri. Ce ne sono 67 a Vittorio Veneto, 66 a Treviso, 44 al San Camillo di Treviso, 18 a Montebelluna, 12 a Castelfranco, 10 a Oderzo e uno a Motta di Livenza (più i 31 del settore Covid della casa di riposo di Vedelago, i 27 dell’ospedale di comunità di Vittorio Veneto, i 24 nel settore dedicato del centro per anziani di Ormelle e uno nell’ospedale di comunità di Castelfranco).
IN RIANIMAZIONE Resta stabile il numero dei pazienti assistiti in Terapia intensiva: qui ci sono sempre 40 persone.
Si tratta di uno degli indicatori più importanti. Le Rianimazioni degli ospedali trevigiani erano arrivate a contare anche 70 ricoveri in contemporanea. Adesso il livello di guardia si allontana. Nel dettaglio, ci sono 17 pazienti nella Terapia intensiva del Ca’ Foncello, 7 in quella dell’ospedale di Montebelluna, 6 a Oderzo, 6 a Conegliano e 4 a Vittorio Veneto, che è una delle due strutture dedicate al Covid, assieme al San Camillo di Treviso. Di pari passo, calano vistosamente gli isolamenti a casa. Oggi sono 3.331 i trevigiani che non possono proprio uscire, tra le persone risultate positive e i loro familiari. Ieri 289 hanno ultimato il loro periodo di isolamento assoluto. Il numero dei pazienti dimessi dagli ospedali non cambia: 395. Ma continua ad aumentare quello dei guariti. Adesso si è a quota 390. Ieri altre 17 persone sono uscite dal tunnel del coronavirus. 
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