«Per l'inizio di giugno contiamo di avere zero contagi da coronavirus»

Martedì 5 Maggio 2020 di Mauro Favaro
Tamponi a Treviso
TREVISO - «I ricoveri in ospedale di persone contagiate dal coronavirus potrebbero essere azzerati per l'inizio di giugno. È quanto ci dicono le proiezioni fatte in base all'andamento attuale. Tutto però dipenderà dalla coscienza civica dei cittadini. Dal rispetto delle regole. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Si fa prestissimo a ritornare indietro». I vertici dell'Usl della Marca lo dicono in modo chiaro e tondo. Ad oggi i dati sono buoni. I migliori in assoluto da quando è scoppiata l'epidemia, che in poco più di due mesi ha contato 269 morti nel trevigiano. È il punto di ripartenza. Ieri c'è stato lo spartiacque con l'allentamento del lockdown. Nei prossimi 15 giorni si giocherà la partita decisiva. Oltre ai singoli nuovi contagi, se non esploderanno altri focolai di Covid-19 si potrà finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. Le premesse sembrano esserci.
I PARAMETRI
Al momento nella Marca il cosiddetto R0, il parametro che fotografa l'avanzata dell'epidemia indicando il numero medio di nuovi contagi prodotti da ciascun individuo infetto, è pari a 0,3. «Sostanzialmente adesso servono tre positivi per dar vita a un nuovo contagio fa il punto Sandro Cinquetti, direttore del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl puntiamo ad arrivare a 0,2. Questo vorrebbe dire che servirebbero cinque persone positive per infettarne un'altra. È una quota che indica che si va verso la fine dell'epidemia». Le infezioni attualmente in corso restano sotto le mille: sono esattamente 957. L'imperativo è fare tutto il possibile affinché non tornino a salire. L'unica via è rispettare le regole: indossare la mascherina e i guanti, o in alternativa usare il gel igienizzante, e osservare sempre la distanza anti-contagio di almeno un metro. Ad oggi ci sono 143 pazienti positivi al coronavirus ricoverati negli ospedali della Marca. Più otto in Terapia intensiva. Si viaggia verso il minimo. Tanto che c'è la speranza di poterli azzerare nel giro di cinque settimane. «Adesso dipende da tutti noi, da come noi ci comportiamo», sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl provinciale. Resteranno essenzialmente due punti di riferimento per il coronavirus: l'unità di Malattie infettive dell'ospedale di Treviso e il Covid Hospital di Vittorio Veneto. Al Ca' Foncello ci sono 15 pazienti ricoverati su 30 posti di Malattie infettive, più altri 15 su 20 posti in Pneumologia. Vittorio Veneto resterà Covid Hospital. Ad oggi conta 15 ricoverati su 28 posti nell'ospedale di comunità al terzo piano, più altri 30 ricoverati su 54 posti al quinto piano. In Pneumologia, infine, al settimo piano, ci sono 13 ricoverati su 20 posti letto. «Anche l'ospedale Covid si sta asciugando alla luce del trend di costante miglioramento evidenzia il direttore generale l'ospedale di Castelfranco non ha più pazienti Covid positivi. Così come quello di Conegliano. La settimana prossima raggiungeremo lo stesso traguardo anche nell'ospedale di Montebelluna. Stesso discorso per quello di Oderzo. Mentre nell'unità di Malattie infettive di Treviso resteranno sempre disponibili un totale di 60 posti letto da usare in caso di necessità a fronte di nuovi contagi». Anche l'ospedale San Camillo si sta liberando. Il bollettino di ieri sera evidenziava la presenza di 11 ricoverati. Nel settore Covid della casa Luigi e Augusta di Ormelle non ci sono più pazienti positivi. «Non lo useremo più dice Benazzi mentre continueremo ad appoggiarci all'ospedale di comunità della casa di riposo Oic di Vedelago, che rappresenterà la nostra valvola di sfogo».
CONTROLLI CONTINUI
Per quanto riguarda i controlli, ogni dieci giorni verranno eseguiti i test sul personale dei pronto soccorso, terapie intensive e sub intensive, malattie infettive e reparti Covid. Nei reparti non direttamente coinvolti si faranno i tamponi ogni 20 giorni. Così come nelle case di riposo e per i medici di famiglia e pediatri di libera scelta. Fino a questo momento sono stati eseguiti in tutto quasi 40mila tamponi. «Di questi, 4.472 sono risultati positivi rivela il direttore generale nel 93,7% dei casi l'esito arriva nel giro di due giorni, rispetto al 77% della media veneta». Sono stati controllati anche i centri per persone con disabilità. «Su 652 operatori sono emerse 9 positività conclude Benazzi e zero sui 488 ospiti».
Mauro Favaro
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Ultimo aggiornamento: 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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