"Sinner mania": 600 tifosi in fila per vedere la Coppa Davis
«Nuovo impulso per tutto il movimento tennistico»

Venerdì 5 Aprile 2024 di Brando Fioravanzi
La Coppa Davis allo Sporting Life Center di Vacil

BREDA DI PIAVE (TREVISO) - Boom di visite nella giornata di ieri allo Sporting Life Center di Vacil. Oltre 600 persone, infatti, si sono recate fin dal mattino in Via Colombera per ammirare la “insalatiera d’argento” più famosa ed invidiata al mondo, ovvero quella ambita Coppa Davis di tennis vinta dagli azzurri al termine della finale di Malaga lo scorso mese di novembre. Se quel giorno, che rimarrà a imperitura memoria nei cuori di ogni tifoso e appassionato italiano e non solo, protagonisti sono stati l’attuale numero 2 al mondo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli, questa volta a rubare la scena è stato il loro trofeo che per la prima volta è arrivato nella Marca trevigiana. Ad ospitare la coppa, su impulso della Federtennis, il circolo tennistico di Breda di Piave guidato da Andrea Camarin e che oggi conta 1.550 iscritti tali da rendere la società seconda in Veneto per numero di tesserati.

Per l’occasione centinaia di tifosi hanno varcato la soglia della sede del club per ammirare dal vivo e da vicino il simbolo unico e speciale della principale competizione a squadre nella storia del tennis maschile. Un trofeo su tre piedistalli, sul quale si ritrova tutto l'albo d'oro della competizione, che pesa 105 chilogrammi per 110 centimetri d’altezza e 107 di diametro per un valore complessivo (stimato) di oltre 600 mila dollari.

Il torneo

«Siamo estremamente soddisfatti di aver potuto ospitare in sede il “Trophy Tour” e di essere stati premiati, quale circolo che ha organizzato più tornei Tpra, durante il Gala del tennis veneto tenutosi mercoledì a Vicenza - commenta Camarin – Per il movimento tennistico trevigiano è un momento storico, una giornata speciale al fianco dei tifosi e resa ancora più indimenticabile dalla vittoria di questi giorni del nostro Lorenzo Favero all’Open di Primavera a Riccione». «Vedere un trofeo di questa portata qui nel nostro club è davvero emozionante - continua Camarin – e la presenza di oltre 600 persone nella nostra Clubhouse non può che dare lustro a tutta la Società». La mattinata è stata poi occasione anche per divertirsi in campo grazie al torneo Tpra di doppio maschile vinto da Carlo Corona e Paolo Nieri su Michele Bisetto e Giovanni Jesi che in questo modo, oltre alla gioia della vittoria, potranno anche condividere i biglietti per l’appuntamento dei gironi di Coppa Davis in programma a Bologna il prossimo mese di settembre. Al pomeriggio, invece, l’esperto coach di tennis Gipo Arbino – in qualità di super ospite di giornata – ha attirato l’attenzione di decine di appassionati tra ragazzi (le migliori promesse under 14 della Marca trevigiana) e adulti per un clinic “di lusso” volto a migliorare la tecnica di gioco, in particolare il difficile rovescio ad una mano, con tanto di possibilità di provare direttamente sulla terra rossa del circolo persino le ultime racchette prodotte da Wilson. L’ex coach dell’azzurro Sonego, il cui “addio” è avvenuto solo negli ultimi giorni, ha poi avuto l’occasione di confrontarsi con il pubblico anche fuori dal campo offrendo interessanti aneddoti, elargendo consigli a tutti e spiegando nel dettaglio quanto sia impegnativo raggiungere certi livelli in ambito internazionale. «L’idea federale di portare in tour un trofeo speciale e straordinario come la Davis è geniale – sottolinea coach Arbino – Non solo premia il lavoro dei migliori circoli territoriali, ma fa anche da impulso e stimolo ai giovani atleti e ai loro maestri, senza comunque dimenticare le famiglie che sono poi fondamentali sia nell’educazione dei figli che nelle loro future scelte tennistiche».

L'esempio Sinner

«In tal senso – continua Arbino – il Veneto ha un bacino enorme di talenti e credo che l’esempio che sta dando Sinner, fuori e dentro dal campo, sia molto importante per le nuove generazioni. Per crescere, però, bisogna lavorare costantemente sui fondamentali, in particolare concentrandosi su stabilità, postura, appoggi, impugnatura, servizio e volée». «L’arrivo in città della Coppa Davis è stata una sorpresa, una notizia arrivata all’improvviso e che è un premio per tutta la comunità, oltre che per la società - conclude il sindaco di Breda di Piave, Cristiano Mosole – Complimenti dunque ad Andrea Baccini e ad Andrea Camarin per il grande lavoro svolto, sia sulle persone che sulle strutture. A loro i miei più sinceri auguri di un futuro radioso».

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci