Cison rivendica la paternità del mascarpone: «Marchio registrato nel 1933»

Domenica 1 Ottobre 2023 di Paolo Colombo
Il tiramisù, il dolce che ha nel mascarpone uno degli ingredienti base

CISON DI VALMARINO - E se il mascarpone fosse nato a Cison di Valmarino? La provocazione è stata lanciata ieri mattina durante un incontro di esperti di cucina e agroalimentare a Castelbrando, organizzato dalla Confraternita del Mascherpone 1933, fondata a marzo di quest’anno proprio a Cison. «Tutto è nato da una ricerca effettuata dal medico e storico Giovanni Toffolatti – racconta Remigio Villanova, già medico a Pieve di Soligo e oggi appassionato divulgatore e promotore del territorio, con all’attivo già tre libri – che ha scoperto l’unica testimonianza scritta della registrazione del marchio del mascarpone, datata 1933 ed effettuata presso l’allora ministero delle Corporazioni di Roma da Remo Dolce, che era il direttore della Latteria di Cison di proprietà del conte Girolamo Brandolini d’Adda. Da lì abbiamo deciso di dar vita alla Confraternita per valorizzare questo prodotto tipico della nostra terra, insieme allo spiedo e ai radici e fasioi, tutti piatti un tempo poveri ma ora cibi che danno lustro al nostro territorio, alla nostra cultura e alla nostra convivialità, non tralasciando il cammino cioè il vagare attraverso le meraviglie di un territorio che l’uomo ha saputo modificare armoniosamente con tanta fatica e tanta cura». L’incontro di ieri, centrato sul mascarpone e di riflesso sul più celebre piatto di cui è l’ingrediente principale, ovvero il tiramisù, ha visto la presenza di esperti come Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita che ha lanciato una proposta stuzzicante.


LA PROPOSTA

«Se per il tiramisù è impossibile parlare di certificazione, perché è un termine generico, si potrebbe invece creare un disciplinare ad hoc e iniziare a farlo adottare da parte di aziende e produttori, magari creando anche progetti di marketing territoriale come la strada del tiramisù. Il successo del Prosecco insegna come alla base di un successo ci sia sempre un elemento di certificazione, capace di creare quel fenomeno noi abbiamo chiamato Dop Economy. Il Veneto è ad oggi la prima regione italiana per prodotti certificati, con 5 miliardi di euro di valore e 30.000 aziende certificate nei settori vino e cibo. La provincia di Treviso è addirittura la prima in Italia per produzione di prodotti certificati Dop e Igt.

E la storia del tiramisù ha tutte le carte in regola per far parte di questa narrazione».


IL LIBRO

In chiusura la giornalista de Il Sole 24 Ore Nicoletta Picchio, curatrice della collana “Bellissima” dedicata al made in Italy ed edita da Luiss University Press ha annunciato la realizzazione nella stessa collana di un libro che tratterà l’argomento tiramisù: “Il made in Italy è un valore molto forte, una sorta di soft power, che come brand si posiziona al settimo posto a livello mondiale, di cui però c’è più consapevolezza all’estero che nel nostro paese. E l’idea è di realizzare in questa collana un libro sul tiramisù, un dolce che è espressione di un territorio ma anche simbolo dell’italianità, ci è parsa sin da subito perfetta e in linea con la narrazione dei valori che vogliamo raccontare».

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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