Cimitero di Conegliano: il sindaco Chies dice sì alle sepolture musulmane

Giovedì 2 Giugno 2022 di Brando Fioravanzi
Cimitero di Conegliano: il sindaco Chies dice sì alle sepolture musulmane
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CONEGLIANO - Un nuovo grande spazio dedicato sia alle sepolture musulmane che ad altre non cristiane all’interno del cimitero comunale di Conegliano. È questo l’annuncio fatto stamattina dal sindaco Fabio Chies a margine della Festa della Repubblica.

Una notizia da tempo attesa da tutta la comunità musulmana dell’Alta Marca e che segue la decisione già presa nelle scorse settimane dal Comune di Treviso che nei prossimi mesi andrà a realizzare 20 fosse in un’area verde a loro dedicata all’interno del cimitero di San Lazzaro.

«Siamo convinti che le differenze ci arricchiscano e la ricorrenza della Festa della Repubblica ci ricorda che i valori della Costituzione sono anche quelli della pace e dell'accoglienza – sottolinea il primo cittadino coneglianese - Per questo, dopo diversi incontri con gli esponenti della comunità musulmana trevigiana, abbiamo individuato uno spazio per le sepolture dei loro cari in un'area del cimitero cittadino. Si tratta di uno spazio di circa 160 metri quadrati in cui troveranno posto trenta tombe, tutte orientate verso La Mecca come richiede il rito islamico. L'area sarà separata dal resto del cimitero da una bassa siepe per sottolineare, una volta di più, che non ci devono essere divisioni tra religioni diverse».

La scelta del Comune di Conegliano ha colto con estrema soddisfazione Abdallah Khezraji, dirigente della Cooperativa Sociale Hilal e vicepresidente della Consulta regionale per l'immigrazione, che nella mattinata di oggi è stato accolto in Municipio dal sindaco e dall’assessore comunale al commercio Yuri Dario. Con lui anche una delegazione della decima edizione del Festival Italo-Marocchino che comprendeva: Fatiha Rouissam (Presidente del Festival), Ahmed Herzenni (Ambasciatore itinerante del Marocco in difesa del rispetto dei diritti umani), Aicha Nassiri (Consigliere di Corte di Cassazione a Rabat e fondatrice dell’associazione Donne Giudici) e Saleh El Haihi (esperto di diritti umani e membro dell’Organizzazione Pace e Tolleranza di Laayoune). Nell’occasione, l'Ambasciatore Herzenni ha ringraziato il Sindaco e la comunità di Conegliano che «con questo importante gesto costruisce un nuovo ponte di pace e di collaborazione tra le due sponde del Mediterraneo».

Un traguardo, quello della mediazione sociale e del dialogo interreligioso, per il quale Abdallah Khezraji si impegna da oltre vent'anni con le sue iniziative e i suoi progetti. «Quello del Comune di Conegliano è un gesto di grande civiltà, frutto di un lungo e proficuo dialogo - concludo Khezraji – Dopo le iniziative musulmane di questo tipo da tempo già in atto nei cimiteri di Padova e Marghera, oltre che a Resana per quanto riguarda le sepolture dei bambini, speriamo ora che questa decisione possa essere presa d’esempio e replicata anche da altri Comuni trevigiani come Mogliano, Montebelluna e Castelfranco Veneto con cui stiamo da tempo discutendo. Non vogliamo infatti soffocare i cimiteri cittadini, ma necessitiamo anche noi di spazi dove poter inumare i nostri cari, soprattutto in questo periodo post-Covid in cui molte salme non vengono più rimpatriate nei Paesi di origine».

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