NERVESA (TREVISO) - «Quando ho aperto il distributore all'alba mi sono trovato con il registratore di cassa senza carta e 150 scontrini in un'ora e mezza. Non riuscivo a capire». Per Roberto Ceotto, gestore della pompa di benzina Vega lungo la Pontebbana a Nervesa, nel trevigiano, la mattina di ieri è iniziata tra stupore e incredulità. Fino alla scoperta: la sera prima un automobilista si era fermato a fare rifornimento pagando un pieno di circa 50 euro in 148 transazioni da pochi centesimi l'una.
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«Ho subito controllato i filmati delle telecamere e ho visto l'auto e la persona che ha fatto le transazioni. Un berretto grigio calato sugli occhi e una mascherina chirurgica sulla bocca. Irriconoscibile, ma c'è comunque il numero di targa. A quel punto, avendo capito che la persona in questione aveva fatto così tante operazioni per usufruire del cashback, ho valutato se fosse il caso di chiamare o no le forze dell'ordine per segnalare il fatto - continua a raccontare Ceotto che assieme al distributore gestisce un autolavaggio nella stessa area di servizio -. Ho pensato però che per quanto bizzarra fosse l'operazione, non vi fosse niente di illegale, se non l'aggravante delle commissioni da pagare per ogni transazione, e non ho fatto altro che riferire alla Vega carburanti di Mestre, per la quale presto il servizio, quello che era successo».
Il benzinaio
Ceotto ammette di trovare «ridicola» questa operazione del cashback che sembra abbia innescato una gara tra coloro che hanno scaricato l'app IO per essere i primi in classifica. «Sembra che più transazioni una faccia, più in alto salga nella classifica - spiega -. Nell'autolavaggio che gestisco pago l'1.95% di commissione. Non so quanto paghi il gestore, ma sicuramente siamo nell'ordine dell'1,50%. Spero che qualcuno prenda dei provvedimenti o vengano adottate delle nuove regole per evitare che i gestori di distributori e di aree di servizio debbano sobbarcarsi anche questo nuovo grattacapo. Nel 2020 tutti noi della distribuzione ed erogazione carburanti abbiamo avuto delle perdite enormi, che vanno ad aggiungersi ai mancati proventi dell'autolavaggio visto che il traffico, a causa del Covid è sensibilmente calato anche in una strada trafficata come la Pontebbana».
Nella stessa giornata si sono registrati altri episodi del genere in tutta Italia, facendo pensare a una sorta di gara coordinata.
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