Da San Liberale alla serie A, la favola di Alphadjo Cisse

Giovedì 2 Marzo 2023 di Michele Miriade
Alphado Cisse con la maglia del Verona

TREVISO - Dal quartiere di San Liberale alla ribalta della Serie A. Dal campo sportivo dell’Indomita 21 a Monigo, all’Hellas Verona, passando per il Giorgione dov’è maturato. E’ il percorso calcistico di Alphadjo Cisse, giovane talento, nato a Treviso, di San Liberale, il 22 ottobre 2006, origini della Guinea, astro nascente dell’Hellas Verona. Il giovane esterno sinistro, lunedì era in panchina al “Bentegodi”, convocato con la prima squadra (numero 80 di maglia) per il posticipo del campionato di Serie A che gli scaligeri hanno giocato con la Fiorentina.


Dai primi calci, all'esplosione del talento

Dieci anni fa la rifondazione della Polisportiva Indomita 21 società con sede a Monigo che utilizza anche il campo di San Liberale che ha permesso a Alphadjo Cisse di “nascere” come calciatore. Animato da grande volontà ed entusiasmo ha fatto tutta la trafila dell’attività di base, dai Primi calci ai Pulcini e gli Esordienti, con Davide Buranello, Mattia Graziati e Jacopo Vidotto (ora tutti in prima squadra all’Indomita) sui primi istruttori ed allenatori. La sua crescita calcistica era sotto gli occhi di tutti, grazie a tecnica e volontà dimostrata negli allenamenti e nelle partite. E dall’Indomita Cisse è passato al Giorgione. A prelevarlo cinque anni addietro Fabio Dalla Costa il dirigente responsabile (fino a poche settimane fa) del settore giovanile dei castellani allora presieduto da Orfeo Antonello, dove calcisticamente, con la guida di Umberto Beraldo, è esploso. Poi nell’agosto 2020 la cessione all’Hellas Verona dove è considerato astro nascente e sta facendo impazzire tanto da essere titolare della Primavera, con 21 presenze, ed ora in A. Tra l’altro fortemente seguito, per il futuro, dalla Federazione della Guinea mentre in Italia ha indossato la maglia dell’Under 16.

La soddisfazione 

Entusiasmo alle stelle in casa dell’Indomita per il ragazzo che dal quartiere è balzato in serie A e lunedì sera in panchina. Come toccare il cielo con un dito. «Una grande soddisfazione e motivo di orgoglio per la nostra società e di stimolo per i tanti giovani che abbiamo» afferma Marco Pinzi, vice presidente dell’Indomita che ha fondato la società, con il presidente Gabriele Moro, Gigi Caldato e Berto Piazza. «Dobbiamo essere orgogliosi tutti noi dell’Indomita ora… sbarcata in serie A. Un grazie a tutti, in primis a Berto Piazza, che dal cielo ci guarda e ci guida nella nostra missione. Se Cisse è arrivato così in alto un grazie va a chi lo ha allenato e tutti i volontari della società che giornalmente danno l’opportunità ai nostri bambini di allenarsi. Lui è arrivato in alto perché bravo, quindi questo deve essere di auspicio per tutti i genitori di far divertire i propri figli, farli crescere in gruppo senza assilli, poi se sono bravi emergeranno». Gianfranco Chinellato (Frizzi), storico allenatore e ai tempi di Cisse, responsabile tecnico del settore giovanile dell’Indomita, così lo ricorda: «Da subito era apparso come un bravo ragazzo e calciatore molto serio. Sempre concentrato nel calcio e forte non solo fisicamente ma tecnicamente, le sue qualità emergevano sempre ed è sempre stato animato da una grande passione. Il suo impegno, negli allenamenti e nelle partite, era di sprone e di esempio per altri ragazzi e sorretto da una famiglia seria». Conclude Chinellato: «Meritava poi di migliorare nella sua crescita e quindi, visionato dal Giorgione, abbiamo deciso di cederlo alla società di Castelfranco, con la quale abbiamo instaurato un ottimo rapporto, per continuare la crescita di calciatore dove è migliorato fino ad essere appunto ceduto al Verona dove ha conosciuto la serie A. E questo è motivo di orgoglio per la nostra società che opera con 250 giovani che fanno calcio ed aggregazione». Il percorso calcistico di Cisse ha ovviamente coinvolto anche lo sportivissimo sindaco di Treviso, Mario Conte: «Quella di Cisse è una gran bella storia, di un ragazzo partito dal quartiere della periferia di Treviso e salito alla serie A - sottolinea il primo cittadino -. Merito suo, delle sue qualità tecniche e morali, e di una società seria, come l’Indomita, che fa sport, aggregazione ed educazione con tanti ragazzi. Con la volontà, l’impegno e il rispetto si può fare molto, questo è un esempio che attraverso i valori dello sport, e del calcio in questo caso, si può arrivare in serie A e quindi mi congratulo con il ragazzo, la sua famiglia e la società dell’Indomita.

Questi sono sani esempi da imitare per i nostri giovani e la nostra comunità». 

Ultimo aggiornamento: 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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