TARZO (TREVISO) - Il Comune ancora una volta nel mirino dei baby vandali: ribaltate e distrutte le fioriere e i vasi davanti al cimitero, così come quelli in via Ruio. «Ma questa volta potrebbero essere stati ripresi dalle telecamere - annuncia il sindaco Gianangelo Bof -. Chiameremo le famiglie e vedremo se vorranno sistemare quello che i loro figli hanno rotto».
I danni
La bravata di sabato sera è l’ultima di una lunga lista che inizia circa un anno fa: prima una panchina bruciata, poi danneggiamenti qua e là sempre nelle proprietà del comune. Ultimo episodio in ordine di tempo proprio a inizio luglio alla casetta del parco Broli. Mentre sabato è stato il turno dei vasi e le fioriere curate quotidianamente dai volontari davanti al cimitero: poste lungo il marciapiede alberato, sono state svuotate della terra all’interno, rotti i fiori e anche la ceramica esterna.
Le telecamere
«Ma questa volta potrebbero essere stati incastrati una volta per tutte», spiega il primo cittadino. In questa zona, infatti, ci sarebbero alcune telecamere che potrebbero aver ripreso i movimenti dei giovani. «Sono tutti ragazzini dai 15 anni in su - continua - che pensano bene di divertirsi a spese del bene comune, lasciando dietro di sè danni e inciviltà». Attualmente, i vasi rotti sono giacciono ancora lì dove sono stati lasciati, «ma vedremo presto di sistemarli con i volontari», precisa Bof, mentre afferma che «l’amministrazione comunale è pronta ad agire perché i responsabili saranno rintracciati e denunciati».
L’invito
«Vedremo se le famiglie sono peggio di loro», specifica il sindaco, ricordando anche l’episodio recente del parco Broli, danneggiato durante la tempesta che aveva messo in ginocchio tutto il paese. Proprio allora, esasperato, il sindaco aveva deciso di dotare l’area di telecamere per incastrarli. La video sorveglianza ora al setaccio per rintracciare i volti dei responsabili. «Chiederemo alle famiglie dei ragazzi se sistemeranno quello che rompono i loro figli - conclude il sindaco -. Chiediamo anche ai cittadini di continuare a segnalare comportamenti sospetti e a difendere insieme il nostro paese. Chi rovina ciò che appartiene a tutti, offende l’intera comunità».