VITTORIO VENETO - Ha preso avvio da Alghero il giro d'Italia in treno di Alessandro De Nardi, 42 anni.
L'AVVENTURA
Un viaggio motivato dall'«interesse e dalla passione per il trasporto ferroviario che coltivo da tanti anni e che mi vede impegnato anche con l'associazione Treni Belluno racconta De Nardi -. Un viaggio nato da una mia mancanza per non essere mai stato prima d'oggi in Sardegna e in Sicilia, ma anche dalla voglia di andare in giro dopo la pandemia e da un'offerta di Trenitalia che, con pochi euro, permette di viaggiare in tutta Italia a bordo di treni regionali». Con 49 euro il vittoriese, ad esempio, ha potuto viaggiare per cinque giorni. «Il primo treno l'ho preso ad Alghero ripercorre -. I primi nove giorni sono stati abbastanza tranquilli e li ho trascorsi sulle due isole, gli altri cinque sono stati di corsa». Un viaggio alla giornata, non avendo pianificato il percorso, spinto solo «dalle linee ferroviarie che volevo percorrere» spiega.
LE TAPPE
Dopo Sardegna e Sicilia, la rotta è proseguita via Reggio Calabria, Cosenza, Potenza, Foggia, Benevento, Caserta, Roma, Pisa, Genova, Savona, Torino, Aosta, Milano, Pesaro, Verona, Ora, Trento, Sacile e Vittorio Veneto. «Viaggiando su treni regionali si notano grandi differenze fra le varie regioni: in alcune c'è meno attenzione per la pulizia dei treni, in altre la comunicazione al pubblico dei ritardi lascia un po' a desiderare. Ho viaggiato sulla Trapani-Palermo senza aria condizionata, quattro ore e mezza rispetto all'ora e mezza necessaria in auto. Posso quindi dire sottolinea De Nardi che dal punto di vista ferroviario a casa nostra stiamo molto bene». Un viaggio che ha offerto, per 14 giorni, una finestra sull'Italia: «Dal finestrino ho visto un Paese spettacolare e che potrebbe essere ancora migliore». Il treno è diventato per De Nardi negli anni un «ambiente naturale: qui ammette mi sento a casa». Progetti futuri? «Potrebbe essere la Transiberiana o l'Orient Express».