Addio all'ex calciatore Luigino Brugnera: guidò il settore giovanile del Cordor Sant'Angelo

Martedì 22 Agosto 2023 di Michele Miriade
Luigino Brugnera, ex calciatore ed ex responsabile del settore giovanile del Condor Sant'Angelo

TREVISO - Lutto nella comunità di Canizzano e Sant’Angelo, alle porte di Treviso, e nel mondo dello sport, dal calcio alle bocce, con la scomparsa di Luigino Brugnera, persona conosciutissima e stimata. Aveva 70 anni ed è deceduto ieri, prima di mezzogiorno, all’ospedale Cà Foncello di Treviso causa una malattia contro la quale lottava dal 2009. Luigino abitava a Canizzano dove lascia la moglie Edi Favaretto, i figli Matteo e Nicole e quattro amati nipoti.

Il funerale verrà celebrato giovedì alle 9.30 alla chiesa di Canizzano dove domani sera alle 20.30 verrà recitato il Rosario. La sua vita lavorativa è stata alle dipendenze delle Ferrovie dello Stato, a Treviso, come manovratore, poi raggiunta l’età della pensione era stato anche agente assicurativo. 


L’AMORE PER IL PALLONE

La sua grande passione è stata quella del calcio, giocatore di spicco nel mondo dei dilettanti, quel difensore roccioso che sapeva uscita dall’area con la palla al piede. Ha iniziato a giocare al Condor Canizzano da giovane per vestire poi le maglie del Dosson, del Quinto, della Fulgor Trevignano, ancora del Quinto e chiudere al Condor. E al Condor, poi Condor Sant’Angelo con la fusione con Canizzano, ha allenato nelle giovanili ed è stato dirigente e responsabile del settore giovanile a cavallo del 2000. Tifosissimo della Juventus era stato presidente dal 1988 al ‘94 del club Juventus “Giampietro Boniperti” bar da Luciano di Canizzano e prima e poi la presidenza era stato segretario del club tra i più attivi non solo della Marca e alle conviviali non mancavano mai i giocatori bianconeri come ospiti. 


LE BOCCE

Dal calcio, con passare degli anni, ha iniziato a giocare a bocce con la Dlf Cortesissima e il Mogliano mettendosi in luce in fretta, trasmettendo la passione alla figlia Nicole che, con la Giorgione3villese, è stata campionessa I’Italia. Luigino lottava da anni contro la malattia ma anche nei momenti difficili mai aveva abbandonare quella sua gioia di vivere, di essere disponibile e scherzoso. «Ho perso un grande amico e compagno di squadra al Condor dove è stato poi anche dirigente - afferma Fernando “Loi” Michelon - una persona socievole, stupenda come calciatore, uomo e amico, che sapeva fare squadra». Il figlio Matteo lo ricorda così: «Un papà disponibile, una persona scherzosa, si faceva ben volere da tutti, viveva in mezzo alla gente perchè sapeva socializzare e fare amicizia e non a caso era conosciutissimo. Lascia un vuoto nella nostra famiglia, nei tanti compagni di squadra e nei ragazzi che seguiva al Condor ora diventati grandi».

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci