Violenza di genere. A Rovigo in difesa delle donne arriva "Zeus"

La questura e la cooperativa Peter Pan hanno rinnovato l’accordo anti violenza

Sabato 9 Marzo 2024 di Francesco Campi
la firma del protocollo Zeus

ROVIGO - Tutti uniti per Zeus, il protocollo che da due anni vede il servizio “Un nuovo maschile” gestito dalla cooperativa Peter Pan, un percorso di educazione e rieducazione degli uomini che commettono violenza, arricchire i provvedimenti di prevenzione sulle violenze di genere, il cui rinnovo è stato significativamente siglato in questura.

In particolare, l'invito a seguire questo tipo di percorso si accompagna all'ammonimento del questore, provvedimento amministrativo di prevenzione che anche solo in presenza di gravi indizi invita a tenere un comportamento conforme alla legge e prestare attenzione ai propri comportamenti. E in caso di violenza di genere, a "rieducarsi".


I RISULTATI
Nel 2023 in Polesine gli ammonimenti per maltrattamenti sono stati 14, mentre quelli per stalking 21. «Numeri in aumento - ha sottolineato il questore Giovanni Battista Scali - anche se ottimisticamente vorrei augurarmi che la crescita dipenda da una maggiore consapevolezza delle donne maltrattate che fanno emergere questo tipo di comportamenti». Il protocollo Zeus, però, è rivolto a chi compie l'azione. «Si punta al recupero degli uomini maltrattanti - ha ribadito il questore - agendo dal punto di vista culturale, per far capire che la donna non è una proprietà, è una persona indipendente, da rispettare. Purtroppo, per far capire questo bisogna andare a incidere su una mentalità che è trasversale e non conosce età, classe sociale e confini. L'unica cosa sicura è che purtroppo la vittima è la donna. Accanto a questo bisogna intervenire anche sulle donne, per sensibilizzarle a cogliere tutti i segnali che possono portare a situazioni che degenerano fino ad arrivare anche alla morte. Le vessazioni, far credere alla donna che non ha capacità, che non ha valore, che non può vivere senza l'uomo, sono campanelli di allarme che le donne devono saper cogliere e rivolgersi ai centri antiviolenza o alle forze dell'ordine». Le violenze di genere, infatti, non sono solo di tipo fisico, ma anche economiche, verbali o psicologiche e si manifestano anche come gelosia ossessiva o atti persecutori, particolarmente difficili da rilevare, soprattutto se non c'è la piena consapevolezza da parte della vittima. Per segnalazioni e consigli, il questore ha indicato anche l'app Youpol e il numero della rete nazionale antiviolenza 1522.


LA COOPERATIVA
Da parte sua, la presidente della cooperativa Peter Pan Beatrice Girotto, ha evidenziato come «questo servizio fa parte del ventaglio di azioni per la protezione dalle violenze di genere ed è mappato dalla Regione. Sono molti anni che lavoriamo in questo senso, perché crediamo nel percorso che l'uomo può fare nel riconoscimento del disvalore della violenza agita, un percorso che contiene la recidiva e garantisce oltre alle donne anche i minori che assistono a questi eventi, a volte molto drammatici. È un lavoro molto complesso, che richiede un'altissima preparazione e competenza. L'adesione dell'uomo maltrattante è su base volontaria, non c'è costrizione». La Peter Pan, che in passato ha gestito anche il Centro antiviolenza di Rovigo, ha avviato questo percorso grazie al progetto “Recidiva Stop. Uomini Consapevoli in Territori Strutturati”, finanziato dalmMinistero Pari opportunità, con la cooperativa Gruppo R di Padova come capofila e altre realtà, ottenendo nel 2020 l'accreditamento regionale ed entrando nella rete regionale e nazionale. Nel complesso, in questa attività di crescita culturale dei soggetti maltrattanti, la Peter Pan ha accolto oltre 50 uomini, che hanno preso contatto. Sono stati attivati quattro gruppi psico-educativi, di lavoro sulla consapevolezza. Per quanto riguarda i percorsi nell'ambito del Protocollo Zeus, sono stati quattro gli uomini che hanno contattato la cooperativa, due inseriti nelle attività dei gruppi e due in valutazione. In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, il camper della Polizia è stato presente in piazza Vittorio Emanuele, insieme a personale specializzato per promuovere la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”.

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