TAGLIO DI PO - Freddo e nebbia non hanno fermato la tradizionale processione per la festa della Madonna del Vaiolo di Taglio di Po. Oltre tremila persone da tutto il Delta hanno partecipato alla celebrazione presieduta dal vescovo Giampaolo Dianin. «È sempre un grande stupore, che per me è la seconda volta, trovarmi davanti a un “fiume di popolo” e costatare che sente amore e grande attaccamento alla Madonna, madre di Gesù - ha detto monsignor Dianin, alla partenza del corteo dove il parroco, don Damiano Vianello, ha invitato alla riflessione sulle difficoltà dell’agricoltura e della pesca e il valore dello scautismo con la formazione dei giovani e dello sport quello fatto con passione e non per mero interesse».
Messo a risposo il vecchio carro agricolo, il trono con la vecchia statua della Madonna della Salute e dal 1867 Madonna del Vaiolo, è stato posto su un carro gommato tinteggiato di bianco con attorno tanti fiori e trainato da un grosso e moderno trattore di Matteo Pozzati, presidente mandamentale della Coldiretti di Taglio di Po.
LA COMUNITÀ
Come da tradizione, non mancavano gli alfieri-donatori con i labari dell’Avis comunale e del gruppo Aido mentre per l’Usd Tagliolese vi erano le squadre dei Piccoli amici, dei Primi calci, Pulcini ed Esordienti tutti in divisa con il vice presidente Davide Mantovani, gli allenatori o accompagnatori Ilario Bovolenta, Samuele Paganin, Simone Boscolo e Stefano Bertarelli. Totale è stata la presenza degli oltre cento scout del gruppo agesci “Isole del Delta 1” di Taglio di Po e Porto Tolle, più volte citati per il valore che rappresentano nella comunità, in servizio, attorno al carro e durante la lunga processione. Moltissime case hanno esposto fiori e drappi per il passaggio di Maria. Dopo aver attraversato via Pisani, il corteo ha raggiunto via Romea comunale e si è fermato davanti alla Casa di riposo “Madonna del Vaiolo, dove vescovo, sacerdoti e autorità sono entrate per un brevissimo saluto agli ospiti e la benedizione.
Accompagnata dai canti mariani interpretati dalla banda musicale “Giuseppe Verdi” diretta dal maestro Mario Marafante, la processione ha percorso la strada arginale del Po, è scesa su via San Basilio, ha girato su via Roma e dopo aver attraversato piazza IV Novembre è tornata in piazza Venezia, circa tre chilometri con un freddo pungente, per la conclusione sul sagrato della chiesa.
Il parroco don Damiano ha ringraziato la folla di fedeli sempre riconoscente alla patrona mentre il vescovo Giampaolo ha invitato «a difendere una storia e non di un museo che favorisca, con orgoglio, la custodia della nostra fede». È seguita quindi la messa, con la chiesa gremita, e animata dal coro parrocchiale con all’organo la maestra Marinella Smiderle. Il vescovo Giampaolo, all’omelia ha toccato diversi problemi di attualità invocando l’intercessione della Madonna. La sindaca Marangoni ha portato il saluto della comunità e il ringraziamento al vescovo per la sua presenza alla celebrazione “di una tradizione religiosa che deve continuare”.