Madonna del Vaiolo, duemila in processione per il Delta salvato dal morbo

Testimonianza di riconoscenza alla Vergine che nel 1887 miracolò gli abitanti

Venerdì 3 Febbraio 2023 di Giannino Dian
La statuta della madonna del Vaiolo in testa alla processione

TAGLIO DI PO - Anche quest’anno duemila persone hanno partecipato ieri - 2 febbraio - alla solenne processione della Madonna del Vaiolo, presieduta per la prima volta dal nuovo vescovo mons. Giampaolo Dianin.

A fianco del vescovo il parroco don Damiano Vianello e il diacono Giuseppe Di Trapani, don Angelo Vianello, vicario foraneo di Loreo, padre Josè Mariano Romaguera, responsabile della Comunità missionaria Villaregia, don Giannantonio Trenti, salesiano, parroco di Scalon di Porto Viro, e don Stefano Donà, parroco di Donada. C'erano anche il gonfalone del Comune, le autorità cittadine con in testa la sindaca Laila Marangoni, la presidente del consiglio Silvia Ricchi, e vari tra assessori e consiglieri comunali. Ancora una volta una testimonianza di riconoscenza a Colei che nel 1887, secondo tradizione, miracolò gli abitanti del Delta e in particolare di Taglio di Po, facendo cessare il morbo del vaiolo nero. 

 

LA PROCESSIONE
Già di buon mattino, la chiesa era piena di fedeli per la celebrazione della prima messa.

Nel pomeriggio, nonostante un freddo pungente, la gente si è assiepata davani al tempio per il Rosario e quindi per partecipare alla Processione con la statua della Madonna poggiata sul tradizionale carro agricolo trainato dagli uomini. I paggi, gli scout Agesci, le rappresentanze di Avis e Aido, della banda cittadina “G. Verdi”, i proclamatori della parola sacra, hanno dato vivacità al rito e aiutato le persone a pregare e lodare Madonna. Durante la processione tappa alla casa per anziani “Madonna del Vaiolo”. Il vescovo e le autorità si sono brevemente intrattenuti con gli ospiti e le assistenti, nell’atrio. Suggestivo il lungo corteo sopra l’argine del Po di Venezia, che è sceso per via San Basilio e ha attraversato via Roma, piazza IV Novembre e piazza Venezia. Sulla gradinata della chiesa mons. Dianin ha impartito la benedizione. La sindaca Marangoni ha portato il saluto suo personale e dell’intera Amministrazione. 

LA MESSA 
È quindi seguita la celebrazione della Messa, sempre presieduta dal vescovo Dianin, preceduta da poche parole di ringraziamento di don Damiano. «La vita che ci è dato di trascorrere su questa terra – ha esordito il vescovo - è un dono grande, troppo breve per gustarne le infinite bellezze: la conoscenza, le relazioni, le nuove scoperte e le nuove invenzioni che la rendono ancor più ricca. Ma la bellezza della vita ha accanto anche la fragilità, il rischio, tante salite impegnative, tante sfide. Il Covid-19 ci può aiutare a capire, almeno un po’, quello che successe nel lontano 1887: la vita che si ferma, la paura del contagio, la morte in solitudine e lontano dai propri cari, la gioia della vita di colpo drammaticamente interrotta. Poi la città si aggrappa alla Madonna della salute, perché interceda presso il Figlio. Le morti cessano e lentamente il contagio finisce».

LA GRATITUDINE 
«Oggi ci sono altre situazioni drammatiche, dalle scale globali a quelle personali - ha continuato il vescovo - la guerra in Ucraina e in tante altre parti del mondo, le crisi economiche, i legami fragili e quelli segnati dalla divisione e dal fallimento, la perdita di una persona cara. Vorrei che stasera la nostra preghiera avesse due volti. Quello della gratitudine per i miracoli quotidiani della vita, di cui spesso non ci accorgiamo: la salute, le persone che amiamo e che ci amano, il dono della vita e della fede, il benessere economico, la casa e il lavoro, la pace che finora, almeno da noi, c’è; ma anche la natura, il sole, l’acqua e l’aria. Accanto alla gratitudine certamente la preghiera, l’invocazione. Come Maria e con Maria osiamo dire a Gesù: “Non hanno più vino”. Non hanno più vino gli ucraini, non ha più vino quella persona malata, quella coppia in crisi, quei giovani un po’ sbandati, quella famiglia a cui è stato rubato un figlio. Maria, concedi al tuo popolo serenità e salute».

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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