Sicurezza, in aumento furti e truffe: Polesine all'ottavo posto per omicidi

Fra i reati che vedono il Polesine primeggiare ci sono gli omicidi, con tre episodi legati ai fatti di Polesella, Sant'Apollinare e Porto Viro, che rapportati ai pochi abitanti, valgono l'ottava posizione

Martedì 11 Ottobre 2022 di Francesco Campi
Polizia

ROVIGO - Il Polesine fa un balzo in avanti nella classifica dell'indice di criminalità. E non è una buona notizia, perché nella graduatoria, stilata come di consueto dal Sole 24 Ore sui dati, in questo caso del 2021, forniti dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale, sale chi ha più reati denunciati. La provincia di Rovigo, con 6.424 denunce, ovvero 2.804,1 ogni 100mila abitanti, si piazza in 66.

posizione, scalandone esattamente undici rispetto alla 77. di un anno fa, quando le denunce erano state 5.653, ovvero 2.422 ogni 100mila abitanti. Il raffronto con il 2020 mostra tuttavia un leggero miglioramento, visto che allora si piazzava in 64. posizione, con 2.935,5 denunce ogni 100mila abitanti e un numero complessivo di 6.851.

Boom di omicidi

Fra i reati che vedono il Polesine primeggiare ci sono gli omicidi, con tre episodi legati ai fatti di Polesella, Sant'Apollinare e Porto Viro, che rapportati ai pochi abitanti, valgono l'ottava posizione in questa non certo rassicurante sottoclassifica, che pure era già alta l'anno scorso, 14. per i due omicidi del 2020. Stesso discorso vale per i furti in abitazione, cresciuti considerevolmente, passando da 534 denunce, che valevano la 27. posizione, a 763, che fanno salire Rovigo all'ottavo posto. In generale va notato come la situazione, rispetto ai reati denunciati, è cambiata notevolmente rispetto alla classifica del 2021, quindi con quelli dei 12 mesi precedenti, segnati dalla pandemia e dalle misure di contenimento. Fra i reati in aumento, secondo una tendenza generalizzata, anche le truffe o frodi informatiche, con le denunce cresciute da 940 a 1.195, che in termini di classifica significa salire dalla 51. alla 32. posizione. Sopra la media anche l'usura, con una sola denuncia, ma che pone comunque il Polesine in 25. posizione. Il nero fiore all'occhiello sono i reati di riciclaggio e impiego di denaro, che con 17 denunce vedono Rovigo addirittura al quarto posto, ai piedi del podio nazionale. Questo dato, comunque, bene illustra come la classifica possa avere più chiavi di lettura. E una, per esempio, è quella dell'efficienza delle forze dell'ordine: non è detto che a Rovigo si ricicli di più che in altre parti d'Italia, quanto piuttosto che gli episodi di riciclaggio sono stati scoperti dagli inquirenti polesani. Del resto si sottolinea anche sul Sole 24 Ore, nel commento alla classifica che ancora una volta, vede primeggiare Milano e che ha in coda, come provincia con meno reati (denunciati), Oristano: «Più denunce non significa per forza meno sicurezza. Innanzitutto perché la sicurezza urbana è influenzata anche dalla percezione stessa che ne hanno i cittadini. Ma anche perché i dati sulle denunce riflettono la propensione dei cittadini a presentarle, legata a diversi fattori: la differente soglia del dolore della cittadinanza verso il crimine; il grado di fiducia nelle forze dell'ordine; la più o meno efficace presenza delle istituzioni sul territorio».

I reati meno frequenti

Fra i reati che vedono il Polesine in posizioni più tranquille rispetto alla media, le estorsioni: le 17 denunce, 7,4 ogni 100mila abitanti, valgono la posizione numero 105 fra i 106 capoluoghi, con solo Ascoli Piceno che fa meglio, con 11 denunce e un valore rapportato agli abitanti di 5,4. Al di sotto delle medie anche gli incendi, 95. posizione, le rapine, 92., i reati in materia di stupefacenti e le violenze sessuali, entrambi sul gradino numero 83. L'unica denuncia per associazione per delinquere vale la 73. posizione, con un netto crollo rispetto alla classifica dello scorso anno quando Rovigo aveva addirittura primeggiato a livello nazionale, in testa alla classifica per ben 30 denunce, pari a 12,9 ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda le altre province venete, Venezia primeggia con la 18. posizione nella graduatoria nazionale, anche se il dato è falsato dalla massiccia presenza turistica, seguita da Padova, 29., e Verona 41. La provincia con meno reati è Treviso, addirittura in posizione 101, mentre Belluno è 84. e Vicenza 71.

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