Super Green pass, piovono disdette nei ristoranti per i pranzi di Natale

Giovedì 9 Dicembre 2021 di Roberta Merlin
Super Green pass, piovono disdette nei ristoranti per i pranzi di Natale
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ROVIGO - L’entrata in vigore del Super Green pass sta causando le prime disdette ai ristorante in vista del Natale. Nonostante la soddisfazione per la possibilità di restare aperti con l’incalzare dei contagi, i ristoratori del territorio non nascondono la preoccupazione per le prime cancellazioni di cene e pranzi che erano già stati prenotati per le festività in arrivo. Ad avere la peggio, sul fronte delle cancellazioni, sembrano essere le cene aziendali. Nel caso, infatti, della presenza nel gruppo di lavoro anche solo di un paio di no vax, le aziende scelgono di cancellare l’appuntamento al ristorante per i consueti auguri. Per non creare malumori in ufficio, dunque, il brindisi di fine anno viene rinviato a data da destinarsi.
Con l’entrata in vigore del pass rafforzato per consumare ai tavoli di bar e ristoranti, coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione non possono più cenare o pranzare con la sola negatività di un tampone rapido o molecolare, ma occorre essersi sottoposti almeno alla prima dose di vaccino anti Covid. Regola in vigore, per il momento, fino al 15 gennaio.



I TITOLARI

«Stiamo registrando un numero significativo di cancellazioni di pranzi e cene aziendali – conferma Enrico Rizzato della Trattoria Al ponte di Lusia - ci chiamano per disdire anche pranzi e cene prenotati per le festività. Se in famiglia o tra i colleghi di lavoro è infatti presente una persona non vaccinata, dunque senza pass rafforzato, in molti decidono di non venire più al ristorante. Anche alcuni tavoli di sei o sette persone, dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, diventano di cinque. Il calo, insomma, anche se leggero, lo abbiamo avvertito, in particolare nei gruppi numerosi».
« Confermo che le cene aziendali hanno subito un grosso calo, anche rispetto agli anni precedenti - spiega la proprietaria di Corte Bariani di Arquà Polesine, Federica Caradonna - qualche disdetta, poi, è inevitabile. Siamo comunque contenti di riuscire a lavorare, al contrario dello scorso Natale. Il clima, insomma, è decisamente diverso da quello del lockdown, grazie alla vaccinazione i locali possono infatti accogliere in sicurezza la clientela. Da lunedì, ossia dall’entrata in vigore delle nuove regole anche per la frequentazioni di bar e ristoranti, non abbiamo avuto persone che si sono presentate chiedono di pranzare o cenare senza Super Green pass. Questo ci permette di lavorare in un clima sereno, nella speranza di superare presto questa pandemia che ha messo alla prova tante attività anche nel settore della ristorazione».


Va meglio, invece, per i ristoranti più piccoli che solitamente accolgono due o massimo quattro persone al tavolo, o comunque non gruppi numerosi. Qui, infatti, le disdette, dopo l’avvio del Super Green pass, sembrano essere, per il momento, davvero poche e la soddisfazione per la possibilità di tenere aperto il locale supera alla lunga la delusione per la perdita momentanea dei clienti non vaccinati. Una piccola percentuale di persone decide, invece, di disdire cene e pranzi delle festività per timore della nuova ondata di contagi e dell’incognita variante. Dato che emerge in particolare per i soggiorni in hotel e negli agriturismo. Altri, invece, attendono l’ultimo momento per prenotare.
 

Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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