"Rovigo Cello city": da domenica in città alcuni fra i più grandi interpreti dello strumento

Giovedì 26 Agosto 2021 di Sofia Teresa Bisi
"Rovigo Cello city": da domenica in città alcuni fra i più grandi interpreti dello strumento

ROVIGO -“Nuovi orizzonti. Incroci tra mondi, culture, generazioni” è l’emblema dei possibili scambi tra musica, arti e ogni possibile input culturale e il titolo dell’ottava edizione di Rovigo Cello City. È stato presentato ieri all’Auditorium Tamburini il festival ideato nel 2014 da Luigi Puxeddu e realizzato dall’Associazione musicale rodigina Venezze.
"Sarà una settimana di festa – ha annunciato il neo direttore artistico Giovanni Gnocchi, che a Rovigo ha studiato al Venezze con Luca Simoncini. – Dal 29 agosto al 5 settembre Rovigo vivrà in una dimensione speciale: musicisti, appassionati e curiosi potranno avere una visione più ampia e alta possibile di ciò che può offrire oggi il mondo della musica. Anche in risposta alle difficoltà vissute per la pandemia, ho scelto un filo conduttore imperniato sul dialogo, sul confronto e sulla collaborazione. Ci saranno artisti di fama internazionale e di diverse provenienze che condivideranno idee, stili e modi di interpretare i repertori. Dai giovanissimi, come Zlatomir Fung, che ha vinto il premio Tchaikovsky nel 2019, a soli 20 anni, ai musicisti più maturi, si potrà scoprire come si costruisce una carriera di successo».

IL PROGRAMMA

tradizionale inaugurazione di Rovigo Cello City domenica 29 alle 18 nel piazzale della Rotonda con la degustazione del gelato al gusto violoncello creato dalla gelateria Godot. Alle 21 alla Rotonda ci sarà “Un’orchestra di violoncelli”, il primo concerto con gli strumentisti del festival e Luigi Piovano, direttore e solista. Le trascrizioni sono un omaggio al grande repertorio sinfonico e ai 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla.
Lunedì 30 alle 18 all’Auditorium Tamburini Luca Simoncini, presidente onorario del festival, racconterà la sua carriera assieme a Gnocchi. Annullato per le restrizioni del Covid il concerto “Senza frontiere” del 31 con Abel Seloacoe. L’ 1 settembre alla Rotonda il violoncellista svedese di origine ungherese Jakob Koranyi suonerà in duo con il pianista Andrea Dindo. Spicca la scelta di proporre Sept Papillons della finlandese Kaija Saariaho, che sarà premiata a Venezia con il Leone d’oro alla carriera.
Giovedì 2, alle 21, alla Rotonda il francese Jean Guihen Queyras e il figlio pittore Jeremie proporranno “I colori del violoncello”, uno spettacolo di musica e pittura dal vivo. Venerdì 3, alle 11, in Accademia dei Concordi, Nicoletta Confalone parlerà di “Joseph Marie Clement Dall’Abaco”, in particolare dei suoi capricci per violoncello; alle 21 alla Rotonda un concerto cameristico dedicato alla memoria di Rocco Filippini, “I suoni dell’amicizia”, con Gnocchi, Koranyi, Zlatomir Fung, Lisa Ferschtman, Nurit Stark, Gareth Lubbe e i violoncelli di Rcc. Domenica 5 alle 11 in Accademia il polesano Luca Giovannini sarà protagonista di “Hommage à Pablo Casals”; chiusura del festival alle 18 alla Rotonda con “Il futuro del virtuosismo” di Zlatomir Fung, che ha scelto la musica italiana per metà del suo programma.

MASTER CLASS E AUTORITÀ

Dal 27 agosto al 5 settembre si terranno le masterclass con gli ospiti della manifestazione; molte le richieste di partecipazione. Preziosa la collaborazione dei giovani violoncellisti di Rcc, per aprire i concerti, collaborare con i loro beniamini e l’organizzazione. Soddisfazione da parte di Ettore Felisatti, presidente dell’Associazione Venezze; Roberto Tovo, assessore alla cultura; Giuseppe Toffoli, per la Fondazione Cariparo; Fiorenzo Scaranello, presidente del Venezze; Federico Pupo, presidente di Asolo Musica; Virgilio Santato, presidente dell’Associazione per lo sviluppo del Polesine. Concerti a pagamento e conferenze gratuite. Per informazioni: prenotazioni@rovigocellocity; 379 1322543.

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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