ROVIGO - Non ha fatto in tempo a dischiudere le proprie porte e già fa segnare il tutto esaurito. La riapertura del cinema Duomo, il “cinema in centro”, è un percorso che parte da lontano, con quello che gli organizzatori, già mesi fa, definivano «prima di tutto un progetto partecipativo e partecipato in campo culturale».
PRENOTAZIONI
«Numeri incredibili e forse imprevedibili – sottolineano gli stessi organizzatori - a testimoniare l’entusiasmo e la voglia di ritrovare il cinema in centro». Un sogno che la città insegue da ormai una dozzina di anni, da quando nel 2009 ha chiuso i battenti il multisala Odeon, con innumerevoli vani tentativi di arrivare ad una sua riapertura. Andati a vuoto anche dopo che l’incendio di fine 2017 ha reso a lungo impraticabile anche il Cinergia, che ha poi riaperto con una nuova gestione. Per riaprire, infatti, non bastavano chiavi e programmazione, ma qualcosa di più. Ed è in queste direzione che è andato lo sforzo di chi sta tentando l’impresa di riaprire una sala nel cuore della città, che però per mantenersi in vita ha bisogno del sostegno e della partecipazione di tutti.
Partecipazione che non è mancata, con il tutto esaurito, anche nelle “visite animate” del fine settimana, con circa 150 presenze nei sei turni di visita, tra sabato e domenica, in un’emozionante esplorazione degli spazi del “Duomo”, accompagnati da performance di musica, danza, teatro e non solo. Un viaggio scoprire le infinite possibilità di una sala che, nella sua lunga storia, è sempre stata disposizione di molte forme di arte e creatività. Sotto la regia di Zico, l’impresa sociale che gestisce il cinema, hanno preso vita le performance di alcune tra le più vivaci realtà creative rodigine. Sabato La danza di Romina Zangirolami e la fisarmonica di Walter Sigolo hanno accolto i partecipanti nel foyer, invitandoli ad un simbolico taglio del nastro, per poi accompagnarli fino alla galleria. Lì, con la vista panoramica del grande cinema vuoto, l’attore Paolo Rossi della compagnia Minimiteatri ha recitato un brano da “La patente” di Pirandello. I visitatori hanno poi scoperto cosa si nasconde dietro schermo e palcoscenico.
ANDREA ZANFORLIN
Al ritorno in platea, l’emozionante esibizione di Andrea Zanforlin con gli attori con disabilità del centro Essagi di Badia Polesine, seguita dalla proiezione di cortometraggi dedicati al mondo del cinema. A concludere, la trascinante performance di “body percussion” di Rossano Tamiazzo, che ha liberato le energie dei presenti, per congedarsi con il saluto di Beatrice Damiani e Francesco Casoni di Zico e l’annuncio di un ciclo di incontri per tutti i cittadini che vogliano partecipare alla gestione del cinema. Ieri, invece, le visite sono state animate e dagli attivisti dell’associazione Dottor Clown e dagli attori della Fita di Rovigo, la Federazione italiana teatro amatori, che, con Paolo Turolla ad accogliere il pubblico, hanno proposto “Il timido” di Walter Chiari con Francesco Dallagá Enrico Maggiolo e Elettra Maggiolo della la compagnia i Lusiani, il monologo “La topastra” di Stefano Benni con Annapaola Bassani de “I girasoli” di Rovigo, e “La casa nova” di Goldoni interpretata da Otello Tromboni e Moira Crivellari del centro iniziativa culturale “El canfin” di Baricetta.
PRIMA ASSOLUTA
Intanto, giovedì si ri-accende il proiettore per la prima assoluta, che ha esaurito tutti i posti prenotabili in una manciata di giorni. Ma chi non ha fatto in tempo a trovare un posto, può recuperare già sabato, con il secondo appuntamento. Alle 16.30, infatti, arriva la prima proposta per il pubblico dei più giovani, con il film a tecnica mista “Space Jam: New Legends”, che affianca i personaggi dei Looney Tunes alla star Nba LeBron James, con la partecipazione della Rhodigium Basket, con i suoi atleti di tutte le età e con molte sorprese per grandi e piccini. Ingresso 6 euro, ridotto 4. Tutte le informazioni su www.cinemaduomo.it.
