Granchio Blu, i pescatori hanno cominciato a costruire i primi recinti per proteggere gli allevamenti di vongole

Mercoledì 27 Settembre 2023 di Anna Nani
I pescatori posano le prime reti di protezione

PORTO TOLLE - Arrivano altri 10 milioni di euro per il comparto pesca, cifra che va a sommarsi ai 2,9 milioni in precedenza stanziati dal Governo. È questa la novità emersa dalla riunione di ieri nel Salone dell’agricoltura tra le associazioni di categoria e il ministro Francesco Lollobrigida. «Esprimiamo soddisfazione per l’aumento delle risorse, servivano ulteriori proposte per i pescatori che si occupano da mesi di liberare le lagune da questi crostacei invasivi – ha commentato Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo -. Indispensabile mettere in sicurezza gli orti di mare, per interdire il passaggio del granchio blu sul prodotto, dalla semina al mollusco adulto. La soluzione presentata oggi va nella direzione giusta. Una volta protette le lagune, semineremo nuovamente e cercheremo di far tornare vongole e cozze le protagoniste del settore ittico. Sappiamo che non sono soluzioni immediate e che servirà tempo».

CONTRIBUTO TAMPONE

«Questi ulteriori 10 milioni - aggiunge Salvan - saranno un contributo per coloro che si stanno impegnando per mantenere la biodiversità: sono mesi che i pescatori sono impegnati in attività di bonifica delle lagune dal granchio blu. Dopo questo incontro, anche gli agricoltori del mare saranno equiparati a quelli della terra e verrà estesa anche a loro la Legge 102. I pescatori potranno favorire degli interventi finanziari, fino a oggi, a sostegno delle imprese agricole a tutela dei danni subiti». 
Fa sponda Alessandro Faccioli, responsabile Coldiretti Impresapesca Veneto: «Si sta organizzando una nuova modalità di cattura del crostaceo con l’allargamento delle aree fino ad arrivare in prossimità della foce e nel mare antistante. A fronte della quantità immensa di prodotto disponibile si era già ravvisata la necessità di intraprendere strade diverse da quella alimentare che poteva limitare temporaneamente e limitatamente l’emergenza». 

RECINTI ANTI INVASIONE 

Intanto, mentre nelle lagune deltine i pescatori hanno cominciato a costruire i primi recinti per proteggere il proprio lavoro, sempre ieri il consiglio comunale di Porto Tolle ha depositato un ordine del giorno sul tema che sarà discusso tra gli argomenti del consiglio di venerdì, alle 18. «Il consiglio comunale all’unanimità vuole rimarcare la gravità della situazione determinata dall’invasione del granchio blu nelle nostre lagune e sollecitare il Governo ad accogliere le richieste avanzate dal Distretto Pesca Nord Adriatico e dal presidente Luca Zaia per dichiarare lo stato di Emergenza - spiega l’assessore alla pesca Tania Bertaggia -. Gli effetti della presenza del granchio sono enormi e si manifesteranno in modo esponenziale nei prossimi mesi e nel prossimo anno. Oltre all’enorme esborso economico sostenuto dal Consorzio per ridurne la presenza massiva, ci sarà un pressoché totale azzeramento del reddito atteso che i molluschi sono stati interamente depredati. Quindi gli effetti, oltre che ambientali, sono economici, occupazionali e sociali». 
Un documento di sei pagine in cui sono descritti gli effetti dell’invasione di questo crostaceo negli spacchi acquei del Delta nonché le azioni già intraprese in questi mesi per tutelare e risolvere la situazione che rischia di far saltare l’intero settore. Un documento congiunto che nelle intenzioni dell’amministrazione vorrebbe essere sottoposto anche ai consessi dei comuni vicini e indirizzato al Governo nel quale si rimarca che “la dichiarazione dello Stato di Emergenza è indispensabile affinché i soggetti interessati possano fruire di benefici quali ad esempio la sospensione del pagamento dei ratei di mutui/finanziamenti nonché per il riconoscimento di indennizzi”. 
 

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Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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