Muore travolto da un’auto l’artista 87enne di Lendinara Marino Ghinatti: aveva lasciato il Polesine 70 anni fa per diventare scultore

Venerdì 22 Settembre 2023 di Francesco Campi
Muore travolto da un’auto l’artista 87enne di Lendinara Marino Ghinatti

LENDINARA (ROVIGO) - Anche se aveva lasciato il Polesine poco meno di 70 anni fa, la “sua” Lendinara gli era rimasta nel cuore, tanto da donare al Comune una delle proprie sculture. Ora, però, Marino Ghinatti non potrà più tornare nella città dove era nato 87 anni fa, perché la sua vita si è interrotta tragicamente a causa di un incidente stradale, ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, dove viveva da tanti anni. È stato investito ed ha battuto violentemente la testa, riportando un’emorragia cerebrale.

Come spiega Nicola de Rossi, dello Studio3A-Valore, società specializzata nel risarcimento danni, «è accaduto verso le 18 di sabato 9 settembre: l’87enne che soffriva di qualche acciacco dell’età ma era ancora attivo e del tutto autosufficiente, era uscito di casa per comprare il pane e un medicinale in farmacia e mentre attraversava la strada, in via Trieste, è stato travolto da una vettura, il cui conducente è ora automaticamente indagato dalla Procura di Bergamo per omicidio stradale. L’anziano è stato trasportato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo e sottoposto a tutti gli accertamenti che hanno purtroppo confermato l’edema al capo: a poche ore dal ricovero è entrato in coma e nella serata di domenica 10 settembre è spirato». Il funerale è stato celebrato lo scorso 13 settembre, ad Azzano San Paolo. Ghinatti lascia la moglie ed i tre figli, rimasti fino all’ultimo al suo capezzale, che si sono affidati a Studio3A-Valore per acquisire atti e documentazioni disponibili, per capire dinamica e responsabilità dell’incidente.

VITA INTENSA

Una vita densa, la sua, che lo aveva visto partire nel ‘55, non ancora ventenne, dal Polesine verso Milano per studiare Lettere antiche, iniziando a coltivare la propria passione per storia, archeologia e paleontologia e partecipando anche ad alcune campagne di scavi in Toscana e ad attività archeologiche subacquee. Accanto a questo, la creazione delle sue prime opere, con una prima mostra personale già nei primi anni ‘60, dopo aver frequentato il corso di ceramica all’Istituto Cova di Milano. Poi, la sua strada lavorativa si è indirizzata verso il settore tessile, con la realizzazione di progetti per le grandi firme della moda, come Cavalli, Armani, Ferré, Diesel.

Continuando, però, a coltivare la propria passione per la produzione artistica e specializzandosi nella scultura. Nel maggio del 2019 nel corso di un incontro tenuto a Palazzo Boldrin, sede della biblioteca di Lendinara, Ginatti che già nel 2012 aveva allestito una personale in via Varliero, “Sculture mitiche, la metamorfosi della materia”, donò al Comune la sua opera “Il Germe della Vita”, già presentata all’Expo di Milano nel 2015. Il germoglio stilizzato è circondato da quattro quadri rappresentanti i quattro elementi primordiali, terra, aria, acqua e fuoco, su un supporto realizzato da vecchia traversina che rappresenta il quinto elemento, il legno.

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