Dieci giorni per il salvataggio dell'Iras. Su 18 punti, discussi sei

Martedì 20 Dicembre 2022 di Elisa Barion
Dieci giorni per il salvataggio dell'Iras. Su 18 punti, discussi sei

ROVIGO - Ultimi dieci giorni del 2022 decisivi per provare a dare una svolta alla questione Iras, l'ente pubblico di assistenza agli anziani sul quale gravano debiti milionari.

Dieci giorni per risolvere una situazione che si trascina da anni e che ora ha i minuti contati perché se non si dovesse arrivare a un accordo tra gli enti coinvolti, la prospettiva ventilata dalla commissaria straordinaria di Iras Tiziana Stella, è quella della liquidazione già a partire da gennaio.


FORTE PREOCCUPAZIONE
Il sindaco Edoardo Gaffeo non nasconde la preoccupazione di fronte a una matassa che allo stato attuale è estremamente ingarbugliata. «La cosa che mi preoccupa di più del mio mandato da sindaco - ha ammesso durante lo scambio di auguri con la stampa, l'occasione per fare un bilancio dell'anno che sta per terminare - è la partita Iras che ha vissuto negli ultimi mesi molti stop and go. Posso assicurare che anche in questo momento gli uffici competenti sono al lavoro per cercare di mettere il consiglio comunale davanti a una scelta entro la fine dell'anno, con il termine del 31 dicembre per la chiusura dei bilanci degli enti creditori. Definire questa partita renderebbe completa la mia esperienza».
Già, il consiglio comunale: Gaffeo rimarca che saranno proprio i consiglieri di maggioranza e opposizione a doversi assumere la responsabilità delle scelte di Palazzo Nodari approvando una delibera preparata dagli uffici, «che consenta di mettere in fila due nodi: uno è lo scioglimento della convenzione su Casa Serena, che lega Comune e Iras, l'altro è un accordo con tutti i soggetti istituzionali per un riutilizzo complessivo della struttura». Nodi che potrebbero essere anche affrontati con due diverse delibere. «Non c'è la volontà di avere tutto in un unico calderone - ha aggiunto il primo cittadino - ma le due questioni devono essere comunque contestuali».


IL NODO ECONOMICO
Quella che non è ancora chiara è la questione relativa all'impegno finanziario del Comune, soldi di cui l'Iras ha bisogno come l'aria, che deriverebbero dal pagamento da parte del Comune dell'ammortamento delle spese per le manutenzioni di Casa Serena, secondo quanto previsto dalla convenzione in caso di scioglimento anticipato. Tale nodo è legato, da oltre un anno, all'importo di questo ristoro: i 3,2 milioni, pur messi a bilancio dal Comune, che l'Iras attende, sono ritenuti dai tecnici del Comune una cifra troppo alta. Quindi i consiglieri comunali rischiano di trovarsi di fronte alla richiesta di votare un documento al quale gli stessi uffici dànno parere contrario e con l'ulteriore rischio di trovarsi di fronte alla Corte dei conti a rispondere di un eventuale danno erariale.
«Ho sentito la commissaria Stella anche questa mattina (ieri, ndr) - ha spiegato il sindaco - abbiamo la necessità di chiudere entro il 31 dicembre con il passaggio che deve essere fatto in consiglio perché - vorrei ricordare - nel 2004 il passaggio della convenzione era stato fatto in consiglio e non in giunta. È chiaro che siamo tutti preoccupati, perché in ballo ci sono le vite delle persone. Però l'operazione deve essere coperta da un substrato di natura giuridica, mentre la richiesta di un parere alla Corte dei conti non è necessaria perché la Corte non entra nella legittimità dell'operazione, dice solo se l'operazione può produrre un danno erariale».


L'INGHIPPO
Perché, se a fine ottobre sembrava essere stata trovata una soluzione, dopo circa un mese e mezzo la soluzione non è più praticabile? «La situazione che si è creata - è la replica di Gaffeo - è legata al fatto che probabilmente è stato sbagliato il percorso. Non voglio attribuire responsabilità, ma forse l'idea di provare a lavorare nella Conferenza dei servizi smarcando i termini della questione uno a uno, non è stata il massimo. Su 18 punti ci siamo fermati al sesto e questo è stato il grande scoglio sul quale siamo naufragati».
Nel frattempo, i sindacati hanno annunciato la mobilitazione Ultimo treno per l'Iras: venerdì, dalle 17 alle 19, Cgil, Cisl e Uil, lavoratori dell'ente e pensionati saranno in presidio davanti al municipio per chiedere «una scelta chiara su futuro dell'ente, sicurezza sugli investimenti futuri e garanzie sulla qualità di oltre 500 anni di storia».
 

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