Salvataggio di Casa Serena, l'intesa c'è: Lanzarin (Regione) garantisce ruolo Ulss 5, Stella commissaria

Sabato 29 Ottobre 2022 di Francesco Campi
Piano di salvataggio Casa Serena, summit in prefettura con l'assessora Lanzarin

ROVIGO - Il percorso per il futuro di Casa Serena rinasce sotto una buona stella: finalmente, dopo mesi di nubi, filtra uno spiraglio di sereno. Perché il tavolo di crisi sull'Iras che si è tornato a riunire ieri mattina in Prefettura, ha fatto registrare un clima completamente nuovo, tale da far parlare tutti i protagonisti di un importante passo avanti e di un ritrovato ottimismo.

Un ottimismo ancora più forte, visto che le premesse non sembravano delle migliori.

LA SVOLTA
Tutto sembra essere stato spazzato via, grazie anche al lavoro di mediazione portato avanti sottotraccia in questi giorni dal prefetto Clemente Di Nuzzo, affiancato dal viceprefetto vicario Rosa Correale. I sorrisi di tutti i protagonisti istituzionali alla fine dell'incontro sono stati eloquenti. In particolare, importanti sembrano essere state le rassicurazioni arrivati dall'assessore regionale Manuela Lanzarin, che ha partecipato e ha sostanzialmente detto che su una partita così importante per il futuro della città, di un ente importante come l'Iras, dei servizi socioassistenziali territoriali e delle famiglie che ne usufruiscono nonché dei lavoratori interessati, la Regione c'è e ci sarà, pronta a fare la propria parte. In tutto questo, importante anche l'investitura formale della commissaria Tiziana Stella, tornata nuovamente a guidare l'Iras come persona di fiducia dell'assessore come già fatto nei due mandati nel 2017 e nel 2018. Il terzo potrebbe essere quello buono.

LA SOLUZIONE
Perché ieri i dettagli della questione sono stati finalmente definiti e gli elementi di quello che sembrava un puzzle senza soluzione, sembrano aver iniziato a trovare i giusti incastri. Con una strada che sembra essere stata tracciata per uscire dall'impasse che si era creato negli ultimi mesi, con le frizioni fra il sindaco Edoardo Gaffeo e il commissario Ezio Zanon, avevano visto la conferenza dei servizi saltare in modo burrascoso, con il seguente invio da parte dell'Iras di lettere di sfratto agli inquilini degli appartamenti per autosufficienti di Casa Serena. A grandi linee il quadro delineato non si discosta molto da quello che già era stato ipotizzato nel recente passato, sul quale il sindaco Gaffeo ha sempre insistito, ma tornano sul tavolo tutte le carte della Regione e delle sue emanazioni, per quanto riguarda il futuro dello stabile di via Bramante, sia l'Ater al quale dovrebbe andare il 45% della struttura, con gli alloggi, ma anche e soprattutto l'Ulss 5, vero e proprio deus ex machina, rappresentata al tavolo dai direttori generale Patrizia Simionato e dei servizi sociosanitari Marcello Mazzo, che oltre a garantire un paracadute ai lavoratori che rischiano di non essere riassorbiti dall'Iras, sarà il fulcro dei tre progetti che andranno a riempire di nuovi servizi: il Ceod, Centro educativo occupazionale diurno, struttura rivolta ai soggetti con disabilità, un ulteriore servizio dedicato alla non autosufficienza e incentrato sulle linee di sviluppo previste dal Pnrr, per il quale è arrivato un finanziamento da 2,4 milioni, seppur con riserva; infine, un terzo legato a doppio filo all'università di Padova, con la collocazione di attività funzionali ai corsi di laurea in ambito sanitario: Infermieristica, Educazione professionale, Tecniche di radiologia e Tecnica della riabilitazione psichiatrica.

I SOLDI
Importante per l'intesa complessiva che i 3,2 milioni prudenzialmente accantonati dal Comune proprio per Casa Serena finiscano all'Iras, che con lo stralcio della convenzione restituirebbe lo stabile al Comune, arroccandosi a San Bortolo e ritrovando un equilibrio. Una somma una cui parte deve arrivare molto rapidamente, «entro dicembre», rimarca il prefetto, per permettere al commissario di rinegoziare i debiti con il ceto bancario e mantenere la liquidità necessaria a pagare gli stipendi. «Il futuro di Casa Serena - si spiega dalla Prefettura in una nota - verrà garantito in una rinnovata cornice, con una progettualità di medio periodo da definire nella piena collaborazione tra Regione, Comune e Ulss, mediante l'utilizzo di capitali misti pubblici e privati, volta al rilancio e alla restituzione della struttura alla collettività, per il raggiungimento di un complesso insieme di finalità di interesse socioassistenziale. L'assessore Lanzarin, in particolare, ha rappresentato che il programma di rientro di Iras non inciderà sui servizi assistenziali forniti agli ospiti di Casa Serena, che continueranno a essere erogati, né sugli attuali livelli occupazionali, in ciò incontrando l'apprezzamento dei rappresentanti sindacali, che hanno manifestato fiducia nella nuova gestione commissariale e rinnovato la propria disponibilità alla collaborazione».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 21:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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