L'hotel Granatiere compie 150 anni e attende la rinascita

Domenica 21 Febbraio 2021 di Marco Scarazzatti
L'hotel Granatiere compie 150 anni e attende la rinascita

ROVIGO - L'hotel Granatiere compie 150 anni.

La cosiddetta terza torre di Rovigo è uno degli alberghi più vecchi del Polesine. Un traguardo che avrebbe dovuto essere festeggiato in tutt'altra maniera rispetto a quella attuale, che vede l'imponente edificio situato in corso del Popolo, chiuso non solo per l'emergenza Covid, ma per una serie di contrattempi verificatisi negli ultimi anni. A spiegarli è il geometra Gianni Vanzetti, che ha curato il progetto, e non solo, del Granatiere.


CATTIVA SORTE

«Questo albergo deve avere come una sorta di maledizione, perché in tanti anni di lavori in svariati cantieri, mai mi era successo di imbattermi in tutta una serie di inconvenienti, prima tecnici legati alla fase di progettazione del restauro, successivamente umani. In breve tempo sono morti i due proprietari, il generale di brigata dell'Esercito, Giovanni Maltese scomparso nel 2016 e la moglie Maria Teresa Pastore deceduta a primavera a causa del Covid, ultima degli eredi, il fratello Angelo Pastore (ex proprietario del Queen Elizabeth, pizzeria che si trovava sotto all'hotel) che vent'anni fa era diventato comproprietario al 50%, ereditato dai nonni, scomparso a fine giugno scorso. L'unico proprietario rimasto è il figlio Giorgio Maltese, che prenderà in mano la situazione. I lavori sono iniziati nel 2015, ma i primi accatastamenti li avevo fatti nel 1975-76».


Vanzetti racconta che si sono verificati due incendi: uno causato dal camino dell'ex Civico 233 (pizzeria subentrata al Queen Elizabeth) e l'altro da uno dei quadri elettrici. È anche caduto un muro mentre gli operai erano impegnati nella sistemazione della parte interna. Insomma, una serie di eventi negativi hanno contribuito a rallentare le operazioni, che comunque sono state portate a termine per il 90%, specialmente per la parte esterna. All'ultimo piano è già pronto il ristorante con terrazza panoramica, che è degno delle grandi città.


VISTA PANORAMICA

«Ogni volta che salgo a vedere se tutto è a posto, mi accorgo di avere una visuale unica di Rovigo. L'albergo non è chiuso a causa del Covid, ma perché si è in una fase di stallo. È auspicabile che ci possa essere qualcuno interessato ad acquistarlo. Erano stati presi accordi con il vicino conservatorio Venezze per l'affitto delle stanze a docenti provenienti da svariati Paesi. Si stima che all'anno il Granatiere potrebbe fatturare almeno 150mila euro».


Due anni fa l'edificio di sette piani interessava due privati in un affare da 3 milioni (due per la struttura e uno per concludere la ristrutturazione). Si trattava di una persona della città e di un'altra con origini polesane, ma residente all'estero. Da capire se l'interesse sia rimasto lo stesso.


Il Granatiere si sviluppa su una superficie di 1.700 metri quadrati. La struttura antisismica e antincendio, con elementi di coibentazione parziale in fibra di carbonio, presenta una facciata ventilata, pannelli solari, 21 stanze, sala polivalente per conferenze multimediali con 30 posti a sedere, possibilità di centro benessere, terrazza bar panoramica fruibile in ogni stagione dall'esterno grazie a uno dei due ascensori collegati direttamente al settimo piano. È classificato nella categoria 3 stelle Business.


IL TEAM

I lavori di recupero sono stati affidati allo Studio Immobiliare e progettazione Vanzetti, che ha coinvolto le imprese locali in un progetto inserito nel bando Protocollo Polesine. Lo studio rodigino è composto, oltre che da Vanzetti, da Andrea Bergo (geometra) e Nicola Cappato (architetto), incarichi esterni sono stati affidati a Massimo Zanella (ingegnere), Giampaolo Novaco (impiantistica) e Roberto Sanna (sicurezza). Le aziende locali coinvolte nella ristrutturazione, sono Schiesaro Serramenti, Costruzioni Orizzonte, Idrostar, DiZeta Impianti e Rondina Cartongesso.


«L'albergo, risalente al 1871, ha uno stile più moderno e di fatto molto coinvolgente per la cittadinanza, rendendo fruibili alcuni spazi e ambienti dalla mattina alla sera - conclude Vanzetti - nemmeno i lavori di realizzazione della centrale di Polesine Camerini, che furono il mio primo grande incarico, mi presero così tante energie come quelle profuse per il Granatiere. Sono poche le città che hanno palazzi o strutture storiche dove salire in alto e avere una vista così unica. Poche, però, hanno nel contesto storico palazzi con terrazze panoramiche a uso pubblico. A Rovigo ci sarebbe questa possibilità, abbinata alla salita turistica della torre Donà, molto ben visibile dalla terrazza dell'hotel».

Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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