Rovigo. Una rivoluzione tra le toghe: partono nomi eccellenti, arrivano nuovi magistrati

Lunedì 29 Gennaio 2024 di Francesco Campi
Una delle sale delle udienze al Palazzo di Giustizia di Rovigo

ROVIGO - Numeri più che positivi per il Tribunale di Rovigo, anche se in questo momento, proprio mentre sabato a Venezia è stata celebrata l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, sembra essersi aperta una finestra di addii importanti. A cominciare dal sostituto procuratore Sabrina Duò, polesana, una vera e propria colonna della Procura rodigina, tanto che dall’ottobre del 2021, dopo il pensionamento di Carmelo Ruberto fino al febbraio del 2023, quando Manuela Fasolato è stata nominata nuovo procuratore capo della Procura di Rovigo, è a lei che è stato affidato il ruolo di procuratore facente funzione.

Un pm esperto la cui mancanza si farà sentire al secondo piano di via Verdi. Per lei, ora, una nuova tappa della propria carriera, alla Procura generale presso la Corte di Appello di Venezia.

ALTRE PARTENZE

A salutare il Palazzo di Giustizia di Rovigo sono anche altri due magistrati, in particolare Nicoletta Stefanutti, che in questo momento ricopriva il ruolo di giudice per le indagini preliminari e giudice per le udienze preliminari, dopo essere stata prima giudice monocratico della sezione penale, arrivata a Rovigo da Padova nel 2017, e Pietro Mondaini, magistrato di enorme esperienza, che dopo una lunga carriera anche in zone “difficili”, da quando, ormai lustri fa, è arrivato a Rovigo, ha invece ha fatto il percorso inverso, iniziando come Gip e Gup e terminando la propria esperienza polesana come monocratico nel penale. Per entrambi l’approdo è sempre Venezia, e sempre la Corte d’Appello. In questo caso, però, nelle vesti di consiglieri.
Intanto, per colmare le lacune, pesanti soprattutto negli uffici Gip-Gup, è arrivata a Rovigo la giovane magistrato Lavinia Messori, laureata in Giurisprudenza all’università di Modena e Reggio Emilia, poi dopo il dottorato sempre a Modena, è stata assegnista di ricerca in diritto penale prima all’università di Modena e Reggio Emilia, poi a quelladi Roma La Sapienza. Visto che con la partenza, già a giugno del giudice Raffaele Belvederi rimaneva un’altra scopertura, è stata assegnata, con un incarico di sei mesi, il magistrato del Tribunale di Padova Beatrice Bergamasco.
Nonostante questo tourbillon, il Tribunale rodigino nel corso dell’ultimo anno giudiziario le cui statistiche vanno dal giugno 2022 al luglio del 2023, ha visto una riduzione dei procedimenti pendenti nella sezione penale di ben il 24%, anche grazie al lavoro degli uffici Gip-Gup, che a fronte di 3.204 procedimenti sopravvenuti, ne hanno definiti 3.429, con il numero di quelli da definire a quota 857, rispetto ai 1.343 che residuavano nel periodo precedente. Nel civile, invece, a fronte di 4.940 procedimenti che si sono radicati, 5.408 ne sono stati definiti, con quelli pendenti scesi da 2.495 a 2.013.

I NUMERI

Guardando ai dati più aggiornati, quelli da gennaio a settembre 2023, secondo il monitoraggio della Giustizia, a Rovigo nel settore civile i procedimenti iscritti dall’inizio dell’anno fino al 30 settembre scorso sono stati 3.252, mentre quelli definiti 3.746, con un “clearance rate”, così si chiama il rapporto tra procedimenti definiti e iscritti, pari a 1,15 e superiore a quello di tutti i settori civili degli altri Tribunali ordinari del Veneto e secondo solo a quello della Corte d’Appello di Venezia.
Guardando al triennio 2020-2023, il numero di procedimenti civili pendenti è passato da 3.394 a 1.847, quindi ben il meno 45,6%, staccando tutti di misura. Risultati analogamente positivi anche sul fronte di esecuzioni mobiliari, immobiliari, presso terzi e concorsuali: 955 iscritti da gennaio a settembre e 1.197 definiti, con un “clearance rate” di 1,25, il più alto insieme a Padova. Da notare che nel 2023 non sono stati iscritti istanze di fallimento, né fallimenti, mentre 66 ne sono stati definiti.
Anche sul fronte penale, situazione di assoluta eccellenza, con 3.009 procedimenti che si sono aperti da gennaio a settembre e 3.282 che si sono definiti, con un “clearance rate” di 1,09, superiore a quello del 2022. Tuttavia, è guardando allo smaltimento dell’arretrato nel tempo che emerge la rincorsa di Rovigo: fra 2020 e 2023 i procedimenti penali pendenti sono passati da 3.635 a 2.136, quindi il meno 41,2%, la riduzione percentuale di gran lunga maggiore fra tutti i Tribunali del Veneto.

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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