Il raduno della FemiCz Rugby Rovigo campione d'Italia. Capitan Ferro: «Buono il mercato, squadra più equilibrata fra prime e seconde scelte»

Martedì 25 Luglio 2023 di Ivan Malfatto
Il veterano Edo Lubian e i tallonatori Pippo Cadorini ed Enrico Giulian durante in primo allenamento

ROVIGO -  «Sono contento per l’ennesimo primo giorno della mia carriera. Ritrovare i vecchi compagni e conoscere i nuovi è sempre una gioia». 
A dare il benvenuto al raduno della FemiCz Rugby Rovigo è capitan Matteo Ferro.

Sotto la canicola e con le maglie d’allenamento giallorosso stile Roma calcio («Le ha scelte Andrea Trombini, tifoso romanista» scherza) inizia la nuova stagione da campione d’Italia, per la terza volta a livello personale. «Il poker di titoli? Magari, ci spero e insieme alla squadra ci proverò prima di fine carriera che a 31 anni (compiuti il 9 luglio, ndr) non sarà ancora molto lunga. Deciderò stagione per stagione se smettere o continuare». Come sta facendo Edo Lubian, mister 9 finali, che di anni ne compirà 33 in ottobre. È stato fra i primi a scatenarsi come sempre in allenamento (vedi foto) e avrà salutato l’amico Teo e i compagni con qualcuna delle sue proverbiali battute. «Non lo so, ormai non le ascolto neanche più - confida Ferro - Ma sono sicuro che è stato un primo giorno emozionante anche per lui».

Un primo giorno iniziato con i test fisici mattutini condotti dal trio Peter Pavanello, nuovo responsabile della preparazione atletica, Athos Ferron e Jacopo Forza. «Test nel complesso soddisfacenti» commenta l’head coach Alessandro Lodi. Li ha seguiti insieme al suo staff composto da Davide Giazzon (per il primo anno a tempo pieno, sarà a Rovigo tutti i giorni e allenerà anche alla mischia del Badia), Joe Van Niekerk (difesa e coach del Badia) e Stefan Basson (skills e calciatori, allenatore dell’Under 18 e assistente al Villadose). Un intreccio di incarichi che dimostra come il concetto di filiera territoriale si stia realizzando anche attraverso i tecnici.

PROGRAMMA E AMICHEVOLI
Intorno alle dieci c’è stato il discorso del presidente Francesco Zambelli alla rosa in sala consigliare. Poi il lavoro anche il pomeriggio, l’unica volta per ora. «Ci alleneremo la mattina fino a Ferragosto, quando i ragazzi avranno 3-4 giorni liberi - detta la road map Lodi - Dal 16 al 20 agosto saremo in ritiro a Merano (Bolzano). Settembre sarà il mese delle amichevoli, tutte di venerdì sera alle ore 20 allo stadio Battaglini. Il 1° settembre l’allenamento congiunto con il Benetton Treviso. L’8 la sfida Rossi contro Blu. Il 15 la partita con il Petrarca e il 22 quella con il Colorno. Poi un week-end di stop prima dell’inizio del campionato il 7 ottobre. Sabato 9 settembre la presentazione della squadra in piazza».

«Saranno due amichevoli importanti con Petrarca e Colorno - commenta il presidente Zambelli - L’intenzione è dare vita a due eventi estivi ricreando l’atmosfera di pubblico e attesa per la squadra delle amichevoli giocate in passato contro Zebre e Benetton, oggi improponibili».

La preparazione è iniziata con 33 giocatori sui 38 della rosa ufficiale. «Mancano Bazan Velez con i Pumas, Elettri che ha appena finito il Mondiale under 20, Lertora rimasto in Argentina a proseguire il recupero dall’infortunio, Rubinato e Scalabrin che fanno la preparazione con il Benetton. Ai 33 si aggiungono 11 giovani». I “project player”, ragazzi saliti dall’Under 19 o arrivati da fuori, come ad esempio l’azzurrino Francesco Bini, ala proveniente dal Florentia. Faranno la preparazione con la Rugby Rovigo, poi dovrebbero essere dirottati al Badia in serie A, in una sorta di seconda squadra dentro al medesimo concetto di filiera.
Sul mercato e sui nuovi arrivati Ortis, Zottola, Vaccari, Boscolo, Sperandio, Dogliani, Walsh, Atkins, Meggiato e Della Sala, pimpanti e vogliosi di lavorare, capitan Ferro fa sapere il suo giudizio: «Abbiamo mantenuto l’ossatura di squadra e sono stati fatti buoni acquisti. C’è maggiore equilibrio fra prime e seconde scelte. Questo alzerà il livello della competizione interna e metterà più dubbi sulle scelte all’allenatore». Un modo per alzare l’asticella, diventare più forti e provare a difendere nel migliore dei modi il titolo di campioni d’Italia.
 

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