OCCHIOBELLO (ROVIGO) - I colleghi incroceranno le braccia per protestare contro il licenziamento della collega, dipendente della Wavin Spa da 23 anni e rappresentante sindacale. Oltre al giorno di sciopero, martedì prossimo, con un presidio di fronte allo stabilimento di via Boccalara a Occhiobello dell'azienda che realizza sistemi di tubazioni plastiche e soluzioni per la climatizzazione e che fa parte del segmento Edilizia e infrastrutture di Orbia, multinazionale con origini messicane, i lavoratori hanno deciso anche il blocco degli straordinari e della flessibilità.
La decisione è arrivata nelle assemblee dei lavoratori della Wavin, con Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, dopo il mancato tentativo di conciliazione all'Ispettorato del Lavoro, dove sono emerse posizioni inconciliabili e non sono mancati, sottolineano i sindacati, momenti di tensione.
«L'Ispettorato - commenta Andrea Bellato, della Femca Cisl - non ha potuto fare altro che prendere atto della distanza siderale: la lavoratrice che vuole continuare a svolgere il proprio lavoro in azienda come fatto negli ultimi 23 anni, l'azienda che non sente ragioni diverse se non offrire una somma a titolo di incentivazione all'esodo.
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