Il coronavirus torna a far paura e i contagi tra gli studenti dell'Alberghiero di Adria rischia di far precipatare la situazione

Venerdì 2 Ottobre 2020 di Franco Pavan
A RISCHIO TRA I BANCHI Il distanziamento in aula durante le lezioni non basta a fermare il contagio
ROVIGO - Dal purgatorio all'inferno il passo è breve. E in tema di coronavirus, il piccolo Polesine rischia di diventare cartina di tornasole dell'involuzione che sta avendo la malattia. Sostanzialmente uscita indenne dalla prima ondata con pochi casi e rari decessi, anche la provincia di Rovigo si avvia verso ritmi di contagio a doppia cifra. E poco importa che il sistema sanitario e le contromisure messe in piedi dall'Ulss polesana stiano per ora rispondendo con solerzia e immediatezza alle necessità.
IL BOLLETTINO
Difatti, se il bollettino dell'azienda sanitaria di oggi ha portato alla luce quattro nuove positività di residenti in Polesine che fanno schizzare a un totale di 679 contagiati da inizio epidemia, ad Adria, all'Alberghiero Cipriani la situazione si sta facendo pericolosa. Sono già tre gli studenti positivi al coronavirus e tutto lascia presagire che la catena del contagio sia ben lungi dall'interrompersi.
Quanto ai contagiati segnalati dall'Ulss, vi fanno parte una donna del 1975, residente in Alto Polesine venuta in contatto stretto con una persona risultata positiva. Era già in isolamento ed ha leggera sintomatologia. Un altro paziente è un uomo del 1992, anch'egli residente in Alto Polesine. Pure quest'ultimo evidenzia una leggera sintomatologia. Vi è poi un altro soggetto maschio di 37 anni, sempre altopolesano, che però per fortuna è asintomatico. Infine il quarto contagio riguarda una giovane donna di 36 anni residente in Basso Polesine. Era in isolamento dalla data di ritorno da un viaggio in Ucraina, suo paese di origine. Ha alcuni sintomi ma non necessita di ricovero.
Tornando all'Alberghiero, la positività di un ragazzo di quinta residente fuori provincia è stato segnalato attraverso il tampone fatto nella sua Ulss di assistenza. Fa seguito alla segnalazione della positività delle ragazze che frequentano il medesimo istituto ma in classi diverse. Ora tutti i compagni e il personale docente che ha avuto contatti con il ragazzo, sono stati messi in quarantena e verranno sottoposti a tampone tra questa sera e domani mattina, sulla base dei protocolli. Sono 109 le persone attualmente positive in provincia.
Ad oggi sono 382 le persone poste in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva.
RICOVERI 
Sono già 16 i pazienti ricoverati in Polesine nella struttura Covid: 15 si trovano in Area Medica Covid a Trecenta e uno in Terapia Intensiva sempre al San Luca. Uno dei due pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Covid a Trecenta risulta negativizzato ma prosegue il suo percorso di cura in ospedale.
Il virus si fa strada anche nelle strutture protette per anziani: risultano positive una operatrice della Comunità Alloggio di Taglio di Po e una operatrice, non sanitaria, del Centro Servizi Anziani "Villa Resemini" di Stienta.
TAMPONI Si è già arrivati a quasi centomila tamponi da inizio epidemia (97.434) applicati su 35.959 soggetti.
Anche ai bambini in età scolastica sono stati eseguiti controlli e sui 123 tamponi effettuati, tutti risultati negativi.
Per buona grazia dal Covid si guarisce con accettabile frequenza: tre le nuove guarigioni che fanno salire il totale a 524 polesani che si sono ammalati ma hanno felicemente superato la sindrome pandemica.
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