Rovigo, il Comune molla As2 e non affida più servizi

A una società di Firenze la gestione delle multe nei confronti di auto estere. Gaffeo: «Sono atti che competono ai dirigenti in base alle nuove normative»

Martedì 24 Ottobre 2023 di Elisa Barion
Iras, istituto rodigino di assistenza sociale

ROVIGO - Lo strappo tra il Comune di Rovigo e la società partecipata di servizi strumentali As2 si fa sempre più profondo, tanto da prospettare un futuro dalle tinte fosche per l’azienda pubblica di servizi informatici e tecnologici. Perché l’amministrazione di Palazzo Nodari, dopo aver avviato la procedura per l’affidamento, tramite gara d’appalto, della gestione delle multe elevate dal comando di Polizia locale per i prossimi 5 anni, una partita dal valore stimato di circa 870mila euro che attualmente è in capo ad As2, ha aggiudicato anche una seconda attività fino a questo momento nelle mani della società pubblica, ossia la gestione, notifica e riscossione delle sanzioni per violazioni al Codice della strada emesse nel 2023 nei confronti di veicoli immatricolati all’estero. L’appalto, del valore stimato di 29.890 euro e della durata di 12 mesi, intesi tutti i verbali accertati entro la data dell’affidamento 2023, è stato assegnato, tramite affidamento diretto, all’azienda Nivi di Firenze.
A questo punto la domanda è inevitabile: perché il Comune ha proceduto con un affidamento diretto a un’azienda fiorentina invece di rivolgersi alla già titolare As2 che opera in house? Il problema sta nell’in house. Perché a quanto si apprende, As2 avrebbe rifiutato la modalità dell’affidamento diretto per non creare un precedente. Il rischio, però, è che As2 possa perdere un quinto del proprio fatturato: Rovigo è il maggior cliente della società, grazie a 1.250.000 euro di affidamenti. Sul punto la presidente Caterina Furfari non si espone: «Ho adottato la soluzione di non rendere alcun tipo di dichiarazione. Ho fatto delle riflessioni che mi hanno portato a questa scelta».
Sulle difficoltà che As2, forte dei suoi 50 lavoratori, si ritroverà ad affrontare, si limita a un commento breve, ma significativo: «Mi piacerebbe che questa riflessione l’avesse fatta anche qualcun altro».


IL SINDACO
Il riferimento è al sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo che dal canto suo, ribadisce come la decisione di cercare soggetti diversi da As2 per la gestione dei propri servizi sia stata fatta dall’apparato dirigenziale di Palazzo Nodari perché il nodo dell’in house non è ancora stato chiarito. «A seguito dell’istruttoria svolta dai nostri uffici - spiega - il Comune non può procedere con gli affidamenti in house.

Lo ha deciso chi ha la responsabilità amministrativa del nostro ente. Nel frattempo non ci si può permettere che i servizi in questione restino privi di una gestione». Gaffeo rimarca anche che «non è un problema legato alla gestione di As2 da parte del consiglio di amministrazione, ma di rappresentanza all’interno del Comitato di controllo analogo. C’era una lista di minoranza, sottoscritta da diversi Comuni oltre che da Rovigo, che non è stata ammessa. Non è un mero discorso di poltrone o di posti di potere».


LA SOCIETÀ
Mentre per i chiarimenti tecnici Rovigo resta in attesa di una risposta dall’Autorità nazionale anticorruzione che indichi quale strada seguire per una soluzione univoca, l’incontro tra Gaffeo e il presidente del Comitato di controllo analogo Raffaele Ziosi non ha portato frutti, perché l’assemblea del Comitato non è stata convocata e non lo sarà ancora per un po’ di tempo, stando a quanto afferma Ziosi: «In questo momento non è prevista un’assemblea del Comitato di controllo, Il sindaco di Rovigo ha ribadito le sue posizioni. Io non sono un giurista, ma ascolto volentieri le posizioni di tutti, ne ho ascoltato molte e porto avanti le convinzioni del mio Comune, Occhiobello, socio di maggioranza. Nell’incontro con l’avvocato Giacomazzo dell’Anac è stato ribadito che As2 è ancora in house e noi andiamo avanti su questa strada. Non vediamo perché questo debba essere in discussione. Quanto alla rappresentatività, a parte le uscite del sindaco che non sono state molto opportune, ricordo che nel vertice siedono delle persone di Rovigo e una è stata riconfermata: se le persone sono lì è perché sono state votate da un’assemblea che era titolata. Non è ancora il momento di riunirci anche perché non vedo grosse aperture da parte di Rovigo ad andare incontro a quanto sostengono gli altri soci. Qui c’è un socio che ha una posizione e non vuole recepire che altri soci ne abbiano un’altra. L’assemblea si farà quando la situazione è più chiara».

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