Bracconieri e inquinatori nel mirino dei Carabinieri forestali: 27 denunciati, multe per 44mila euro

Venerdì 19 Gennaio 2024 di Francesco Campi
Il 2023 è stato un anno intenso per i Carabinieri forestali

ROVIGO - Dal laboratorio illegale di trattamento e smaltimento dei Raee, i rifiuti elettrici ed elettronici, al cacciatore trovato appostato dietro un pollaio con i richiami elettroacustici, dai controlli sui predoni del Po alla scoperta del furto di metano, appena fuori dal centro abitato di Adria, da parte di una famiglia che estraeva il gas per riscaldare la propria abitazione da un vecchio pozzo artesiano profondo una trentina di metri, passando per gli accertamenti su concimi e su coltivazioni di cannabis industriale: anche per i Carabinieri Forestali del Gruppo di Rovigo, del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Forestale e dei Nuclei Carabinieri Forestale di Adria, Porto Tolle, Rovigo e Trecenta, il 2023 è stato un anno intenso. Tracciando un bilancio delle più importanti linee di intervento, si evidenziano innanzitutto i numeri: 1.320 verifiche, soprattutto di polizia fluviale, sulla gestione di fanghi e digestato, sulle utilizzazioni boschive, sul rispetto dei vincoli idrogeologici, di vigilanza ambientale e delle aree protette, in particolare le zone ricadenti nella Rete 2000, le Zps, Zone a protezione speciale, e i Sic, Siti di importanza comunitaria , di antibracconaggio ittico e venatorio, ci contrasto e prevenzione all’inquinamento idrico, degli scarichi, della gestione dei rifiuti, sull’utilizzo dei pesticidi, sulla sicurezza ambientale in senso lato e anche sulla tutela degli animali d’affezione.

 

I CONTROLLI

Complessivamente, sono state 402 le persone identificati e 60 i veicoli controllati, mentre sono state 27 le persone denunciate all’autorità giudiziaria con 12 sequestri penali eseguiti. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, invece, sono state comminate a 44 persone per 90 illeciti accertati, con un importo complessivo delle sanzioni che ammonta a 44.086 euro, senza contare due sequestri amministrativi. I forestali polesani hanno dato seguito alle campagne predisposte dal Comando Carabinieri Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari di Roma in ambito Eutr, acronimo per “import legname e legna da ardere”, ed acque di vegetazione. Ancora in corso, poi, risulta essere la campagna “Birds 2023”, in collaborazione con i Reparti Cites, acronimo di Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora, ovvero i reparti deputati alla tutela ed al contrasto del traffico di specie protette, che vengono eseguiti in Polesine nell’ambito del bracconaggio venatorio, in particolare a tutela di volatili con specifica protezione. Ma è anche il caso dello sparviero che un pensionato teneva rinchiuso un una piccola voliera. I militari sottolineano poi di aver prestato particolare attenzione, come richiesto dalla Convenzione firmata dal Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari con l’Autorità Distrettuale di Bacino fiume Po, all’utilizzo degli effluenti zootecnici, al prelievo abusivo di acque pubbliche, al controllo delle zone golenali ed alla presenza di eventuali abusi edilizi urbanistici in queste aree. Hanno poi eseguito, come previsto dai Piani Operativi che sono stati redatti in seguito alla firma della Convenzione con la Regione Veneto, particolari controlli nelle aree protette: quelle della rete Natura 2000, i Sic e e le Zps, oltre naturalmente al Parco Regionale Veneto del Delta del Po.

 

IL BRACCONAGGIO

Le attività principali ed il maggior numero di accertamenti amministrativi e penali hanno riguardato il bracconaggio venatorio ed ittico, sia nelle valli chiuse, private, che in quelle aperte, il fenomeno dell’abbandono di rifiuti soprattutto lungo le sponde arginali dei fiumi Po, Adige e Canalbianco nonché quelli secondari. Per quanto riguarda il filone dei controlli nell’ambito della tutela animale e di affezione, i Forestali hanno eseguito vari accertamenti in collaborazione con altre Forze di Polizia, con la Polizia Provinciale, l’Ulss ed i veterinari. A questo si aggiunge poi, nel corso dei quotidiani controlli del territorio, il monitoraggio relativo ai casi di peste suina africana, tutto con esito negativo, e quello relativo alla presenza dei grandi carnivori, lupo in particolare.
 

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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