LOREO - Se la segnaletica fosse stata apposta correttamente, l’incidente del 9 aprile 2011 costato la vita a Giovanna Pellegrin, uscita di strada con la sua Polo e inabissatasi nel Po di Brondolo morendo annegata, probabilmente non sarebbe avvenuto.
Questa la conclusione della Corte d’Appello di Venezia, che ha in parte ribaltato la sentenza di primo grado che aveva assolto i quattro imputati, accusati di omicidio colposo per le carenze legate alla cartellonistica del cantiere per la realizzazione delle nuove conche di navigazione di Cavanella d’Adige.
Ultimo aggiornamento: 08:23
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