Bimba nata morta, medico denunciato per un'anestesia dentistica

Domenica 30 Giugno 2019 di Roberta Paulon
Una immagine di archivio di cure dentistiche
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BADIA POLESINE - La piccola Delia potrebbe essere morta a causa di un’anestesia fatta alla sua mamma. Questa l’ipotesi di una coppia polesana, di origini rumene e residente a Villa D’Adige, frazione di Badia Polesine, che ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Verona. 
Ipotesi che la Procura ha intenzione di accertare dopo aver aperto un fascicolo con quattro indagati iscritti e dopo aver ordinato l’autopsia sul corpo della piccola. La storia è di una decina di giorni fa.
  
La donna era incinta al settimo mese di gravidanza quando ha avuto un problema ai denti. La mamma si era rivolta una decina di giorni fa al pronto soccorso dell’ospedale di Legnago (Verona) accusando forti dolori per un dente del giudizio. In gravidanza non è possibile effettuare tutti i trattamenti odontoiatrici per possibili interferenze appunto con il feto che va preservato dall’effetto di determinati farmaci come gli anestetici. 
Vanno valutati attentamente dal medico e possibilmente evitati gli antidolorifici, le anestesie, le estrazioni di denti perché potrebbero avere conseguenze: l’assorbimento e il metabolismo dei farmaci sono variabili troppo rischiose in questi casi. In gravidanza oltretutto è frequente che i denti e le gengive presentino dei problemi dolorosi come gonfiori e sanguinamenti. 
Scartata l’ipotesi di un’estrazione del dente, vista la gravidanza avviata, la donna è stata sottoposta dal dentista a un’operazione di pulizia in un ambulatorio di odontostomatologia, un intervento non curativo ma volto almeno ad alleviare i problemi dei denti. 
L’igiene professionale dentale, al contrario dell’estrazione, è consigliata in gravidanza proprio per prevenire carie ed episodi dolorosi che non si potrebbero trattare diversamente. Ma, secondo quanto denunciato dalla coppia, alla donna sarebbe stato iniettato un anestetico prima del trattamento. 
Dal giorno successivo, la mamma ha iniziato ad accusare fitte al pancione, con contrazioni, e per questo è stata portata d’urgenza al reparto di Ostetricia, dove il parto è stato indotto ma la neonata, Delia, purtroppo è nata morta. La coppia polesana non si è rassegnata alla morte della piccola e ha chiesto giustizia, attribuendo all’anestesia la ragione della morte della piccola. I carabinieri, sulla base della denuncia verso ignoti, hanno acquisito le cartelle cliniche e disposto la custodia del corpicino, sul quale la magistratura ha deciso di svolgere l’autopsia.
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