Sepoltura negata per 5 minuti di ritardo: bufera sugli addetti del cimitero

Giovedì 2 Febbraio 2023 di Guido Fraccon
Il cimitero di Adria capoluogo

ADRIA - Al cimitero di Adria non c’è pace per i morti. È il caso di dirlo, alla luce della bufera che in queste ore sta investendo il camposanto cittadino. Se fino a qualche mese fa i fari erano puntati sulla carenza di loculi e sulla necessità del riordino e dellasistemazionedei marciapiedi di accesso, particolarmente sconnessi e carenti di interventi da tempo immemorabile, non solo da parte dell’attuale amministrazione comunale, ora a far imbufalire chi ha perso un propriocaro è l’atteggiamento  ritenuto poco consono al dolore che sta vivendo da parte degli addetti al camposanto. Alcuni di questi applicano, alla lettera, orologio alla mano, il regolamento cimiteriale,“impedendo” di fatto le tumulazioni se il corteo funebre non arriva 30 minuti prima dell’orario di fine turno.

TUMULAZIONE “RIFIUTATA”

L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato lunedì mattina, attorno alle 11.30, in occasione dei funerali di Aldo Cominato, noto proprietario terriero, venuto a mancare all’età di 96 anni, lasciando la moglie Bruna ed i figli Paola e Stefano.«Quello che è accaduto - spiega Stefano Cominato - lo ritengo incredibile. La cerimonia funebre di mio padre si è svolta in cattedrale e siamo arrivati al cimitero alle 11.35 con cinque minuti di ritardo rispetto all’orario previsto per la tumulazione. L’addetto si è rifiutato di tumulare mio padre perché eravamo fuori orario per una manciata di minuti».Tra l’altro il leggero ritardo è stato anche dovuto alle difficoltà motorie della moglie del defunto, che si sposta con un deambulatore. Dalle testimonianze raccolte sembra siano volate anche parole pesanti, tanto che non sono escluse querele. «Volevano - prosegue Cominato - lasciare la bara in deposito, in camera mortuaria (dove peraltro era presente un altro defunto, una signora il cui funerale si è svolto sabato mattina, ndr.) per provvedere alla tumulazione in un secondo momento, magari dopo giorni».

LA TRATTATIVA

A quel punto Cominato, visto che l’incaricato non voleva sentire ragioni, non si è perso d’animo ed fatto telefonare all’Ufficio cimiteri del Comune di Adria. Dopo una lunga trattativa ed una non semplice mediazione, a seguito del via libera da parte dell’Ufficio comunale, la situazione si è sbloccata e si è proceduto alla tumulazione del feretro del 96enne.«Ho voluto cronometrare il tutto - conclude Cominato - per rendermi esattamente conto dei tempi dell’operazione. L’addetto ci ha impiegato 12 minuti, non uno di più e non uno di meno. Mi sembra davvero assurdo quello che sta accadendo. Ripeto, il nostro non è un caso isolato. Negli ultimi tempi situazioni simili si ripetono sempre più spesso. Qualcuno  deve intervenire». Anche le agenzie di pompe funebri della zona stanno rilevando problemi.

LA TESTIMONIANZA

«Di fronte a questi atteggiamenti di chiusura mentale da parte di qualche addetto, che si ripetono sempre più spesso - sottolinea una signora che quasi quotidianamente si reca al camposanto per portare un saluto al marito defunto - ho visto io invitare, anche con maniere poco consone, i parenti a accelerare i tempi dell’ultimo saluto o dell’ultimo abbraccio alla bara, senza pietà per il dolore altrui. A questo punto nulla valgono tante belle idee di digitalizzazione delle operazioni cimiterialie l’app per segnalare disservizi. Qui si tratta semplicemente di usare il buon senso e la pietà cristiana».

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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