Adria. Il ritorno di Barbujani: primo turno a tutto gas

Trascinato dalla sua lista civica ha ottenuto un ottimo risultato: "Avevo percepito un consenso in crescita intorno a noi"

Martedì 16 Maggio 2023 di Guido Fraccon
Barbujani con alcuni sostenitori

ADRIA - Adria premia ancora una volta Massimo Bobo Barbujani, ma non tradisce del tutto Omar Barbierato. Saranno loro due i candidati sindaci che il 28 e 29 maggio, al ballottaggio, si sfideranno per la poltrona di primo cittadino. Barbujani, ancora una volta, alla sua quarta candidatura, ha stupito tutti. Pochissimi coloro che al momento della sua discesa in campo avrebbero scommesso su un simile risultato. Ha infatti conquistato 3.074 voti, pari al 32,19 per cento contro i 2.409 del suo avversario che si è fermato al 25, 22 per cento. Barbujani guidava, vista la sua esperienza nei rally, una squadra composta dalla sua storica lista civica, la Bobosindaco Adria e le sue frazioni, da Forza Italia, da Lega e dal Il Cantiere Adria. Nelle precedenti amministrative del 2009, del 2011 e del 2016, Barbujani si era sempre imposto. anche se la prima ed ultima esperienza si erano concluse prima del tempo per vicende interne all'allora maggioranza. Le cicatrici, da allora, non si sono ancora rimarginate tanto che il centrodestra ha affrontato la tornata elettorale diviso. Nel 2018, Barbujani era entrato in una coalizione di centrosinistra, capitanata dal cugino Lamberto Cavallari, portando in dote 646 voti (7,52%). Terza Sandra Passadore con il 23,71 per cento e 2.265 voti.
Passadore non nuova anche lei alla contesa elettorale, aveva partecipato alle amministrative del 2009, sotto la bandiera de La destra di Storace, e solo nel 2018 era tornata a far campagna elettorale con Forza Adria, appoggiando la candidatura di Giorgia Furlanetto (Fdi).

Godeva dell'appoggio di Fratelli d'Italia, di Patrioti Veneto, di Giovani al centro e di Uniti per Passadore, lista che raggruppa Adria Rinasce e Partito Unione Nazionale Italiana. Quarto ed ultimo Lamberto Cavallari con 1.803 voti ed il 18,88 per cento. Cavallari, che al ballottaggio di cinque anni orsono era uscito sconfitto da Barbierato (65,2% contro 34,8%) mentre al primo turno aveva ottenuto 2.590 voti (27,4%) contro i 3.194 (33,8%) del suo avversario, puntava sui voti del Partito Democratico, della sua lista civica Cavallari 2.0 e di Agorà Cittadini in movimento, composta da molti esponenti di area M5S.


SODDISFAZIONE
«Abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio - ha commentato il coordinatore provinciale di Forza Italia, l'onorevole Pierluigi Cortellazzo - dopo che il vantaggio di Barbujani si era già consolidato ma ora dobbiamo di nuovo rimetterci al lavoro per convincere le persone che la scelta di Bobo è ancora una volta la più giusta. Siamo solo all'inizio e noi partiamo con un piccolo vantaggio. Non dobbiamo dare nulla per scontato». «Come ho detto già una volta, ero convinto di poter piacere un voto più del mio avversario - ha sottolineato Barbujani prima di concedersi all'abbraccio dei suoi - ed avevo percepito che, soprattutto nelle ultime settimane che attorno alla mia persona si stavano registrando numerosi consensi. Sono sempre stato in mezzo alla gente e questo penso mi deve essere reso merito. Questo alla lunga è una cosa che paga».
Da qualche giorno infatti la sua coalizione, al di fuori dei palazzi della politica, tra la gente comune, era data in fortissima ascesa mentre i suoi avversari, in particolare Passadore, dopo la faraonica campagna pubblicitaria veniva guardata con una certa diffidenza ed in netto calo. «Anche noi, ossiamo io, Federico Simoni e Giorgio D'Angelo, due colonne delle mia squadra, avevamo percepito questo vento positivo. Ora dobbiamo raggiungere il traguardo finale. Dobbiamo metterci pancia a terra e continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto. Dobbiamo tornare convincere sempre più adriesi a puntare nuovamente su di noi».
Tra non molto dovrete scegliere per un eventuale apparentamento: «Godiamoci questo momento e poi eventualmente ci penseremo».
Per quanto riguarda i numeri, gli aventi diritto al voto, 25 le sezioni, erano 16.796, suddivisi in 8.159 maschi e 8.637. Se quattro erano i candidati sindaci, ben 223 erano invece i candidati consiglieri. L'affluenza è rimasta sotto il 60 per cento facendo registrare alle 15 di ieri il 58,59 per cento. La percentuale dei votanti alle 23 di domenica invece si era attestata sul 47,73 per cento.

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