Adria. La chiesetta dell'ex convento delle suore Canossiane cambia: ecco in che modo sarà utilizzata

Giovedì 12 Maggio 2022 di Guido Fraccon
La chiesetta dell'ex convento delle suore Canossiane di Adria

ADRIA - La chiesetta dell'ex convento delle suore Canossiane torna nella disponibilità della parrocchia di Santa Maria Assunta della Tomba. Palazzo Tassoni, proprietario dell'edificio sacro, ne ha concesso l'uso ai frati Francescani dell'Immacolata. La chiesetta, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, sarà utilizzata, compatibilmente con il calendario delle funzioni religiose, per eventi e manifestazioni consoni con il luogo, consacrato al culto cattolico. Le manutenzioni e il pagamento delle utenze saranno a carico del Comune. La pulizia ordinaria e l'igienizzazione dei locali della parrocchia. La durata della convenzione sarà illimitata.


PATRIMONIO COMUNALE


Adria, infatti, assieme a Rovigo, vanta un insolito primato. È uno dei Comuni che all'interno del proprio patrimonio possiede una chiesa consacrata.

L'edificio di corso Garibaldi, terminato nel 1966, era stato ceduto al Comune al fine di preservarlo nell'ambito del progetto di recupero dell'intero ex complesso religioso, progetto fermo al palo da oltre un ventennio, ora finito nel fallimento F&M. «Si tratta di un lavoro che stiamo portando avanti per la gestione e l'utilizzo dei beni comuni, con l'obiettivo di utilizzare nel migliore dei modi il patrimonio comunale» dichiara l'assessore alle Associazioni e alla gestione sale e spazi pubblici Matteo Stoppa.


LAVORO CON LE ASSOCIAZIONI


Da diversi mesi, l'assessore Stoppa, insieme al collega al Patrimonio Marco Terrentin e agli uffici comunali, sta lavorano per consentire alle varie realtà associative di poter usufruire degli immobili pubblici. «Ringrazio -prosegue Stoppa - i volontari che si sono presi cura della chiesa in questi anni. Il nostro intento è favorire una maggiore apertura dell'edificio, principalmente a favore di parrocchia e vicaria, ma anche per attività come il canto, non in contrasto con la sacralità del luogo». «Stiamo procedendo - commenta il sindaco Omar Barbierato - con il dialogo con la diocesi di Adria -Rovigo, per definire e concretizzare il percorso per l'uso e la manutenzione della chiesa monumento ai caduti di piazzetta San Nicola, di proprietà della diocesi, per poterla gestirla con i volontari delle associazioni combattentistiche e d'arma».


MANUTENZIONE URGENTE
La chiesa di san Nicola da Tolentino da tempo ha bisogno urgente di un restyling del tetto. Il caso è stato sollevato più volte dal dem Sandro Gino Spinello. «Esiste la possibilità - ha sottolineato Spinello -, visto che il monumento necessita di lavori urgenti e indifferibili, di usufruire del bonus facciate. Non vorrei che questa opportunità si trasformasse in occasione persa. La fiamma perenne che dovrebbe ardere al suo interno inoltre è spenta. Manca l'energia elettrica». Già sede di un oratorio, dedicato a Santa Maria nel XV secolo e poi chiesa, la struttura venne trasformata in monumento ai caduti negli anni 30, su progetto di Giambattista Scarpari. La facciata decorata è dello scultore bolognese Gaetano Samoggia, autore anche della statua della vittoria alata, posta sul pennone presente sulla piazzetta antistante, e dei due leoni in bronzo, collocati ai lati dell'ingresso della chiesa. Esternamente si trovano otto targhe in bronzo con incisi i nomi dei caduti adriesi della prima guerra mondiale. Internamente, al centro, si conserva un sarcofago con lampada votiva al cui interno giacciono le dal 21 ottobre 2018 le spoglie mortali del sergente Carlo Passarella, simbolo di tutti i polesani caduti in guerra.

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