Veneto segreto, quei luoghi nascosti che dovete assolutamente vedere

Domenica 4 Ottobre 2020 di Elena Filini
Veneto segreto, quei luoghi nascosti che dovete assolutamente vedere
Porte che nascondono palazzi e storie, teatri fatti di fiori e foglie, verzure. Poi archeologia industriale, ardite sperimentazioni sociali: c'è ancora molto da scoprire dentro le pagine di un Veneto che non si vede e si offre ad un occhio attento all'insolito e segreto. 

Dimenticate le grandi attrazioni: arriva in libreria una guida che offre di esplorare l'inesplorato, che propone un carotaggio affascinante in una regione che ognuno ritiene di conoscere. E' Veneto segreto: scritto a quattro mani da Katia Amoroso e Mauro di Benedetto, musicologi appassionati di luoghi e di turismo alternativo, è stampato da Jonglez. «Veneto insolito e segreto è frutto di una considerazione - confermano gli autori - le tantissime guide in commercio descrivono di regola sempre gli stessi siti, e niente o quasi che faccia uscire dall'ombra l'incalcolabile numero di altri tesori che questa regione cela, posti sconosciuti anche a chi ci abita e a chi vi ha soggiornato più volte. La guida è dedicata a loro, nella speranza che sarà gradita anche al visitatore occasionale che desideri allontanarsi dai soliti itinerari». Suddivisi per provincia, ecco circa 250 luoghi segreti tutti da scoprire ed amare. Dalla casa museo dell'alchimista alla vigna più alta d'Europa, dal teatro della verzura alla città sociale di Valdagno, ecco alcuni ottimi spunti per un fine settimana fuori dall'ordinario. 

GIOIELLI RURALI
La copertina catapulta il visitatore nel cuore del Veneto rurale, dove il castello Giol Papadopoli racconta un sogno gotico nella campagna veneta. Palazzo ottocentesco in perfetto stile neogotico inglese, il Castello Papadopoli Giol è un'affascinante evocazione dell'antica Inghilterra nel bel mezzo della campagna trevigiana. L'edificio, con i suoi finestroni neogotici, gli alti pinnacoli, le due torri quadrate e le finestre all'inglese, nasce per impulso dei Papadopoli, famiglia di ricchi commercianti originari di Corfù.

L'edificio viene acquistato nel 1921 da Giovanni Giol, un contadino di origini friulane che aveva fatto fortuna in Argentina con il vino: da non perdere le cantine. Ai confini della provincia di Treviso, Villa Marini Rubelli è una villa veneta sconosciuta, che merita di essere coperta insieme alle maggiori Villa Emo e villa Barbaro Volpi.

Belluno stupisce il visitatore con vigna 1350, la vigna più alta dell'Europa occidentale a La Vera di Cortina d'Ampezzo, un vigneto a 1.350 metri di altezza, di proprietà delle Regole di Cortina. Nel cuore dell'Alpago si trova invece la casa Museo dell'alchimista. In una casa del XVI secolo a Valdenogher di Tambre, unica superstite della storica architettura alpagota, sono stati ricostruiti nel 2006 gli ambienti che secondo la tradizione ospitavano un nobile condannato a morte ad Alessandria d'Egitto per le pratiche alchemiche e che aveva trovato rifugio, grazie all'intervento della Repubblica di Venezia, proprio in Alpago. In provincia di Verona c'è poi un insolito teatro di verzura: è il giardino di Pojega, contenuto nel complesso monumentale di Villa Rizzardi. Il Teatro di Verzura, con siepi di bosso e cipresso, è il più ampio e tra i meglio conservati in Italia. Come nella tipologia greca, il teatro ha la scena rialzata, l'orchestra e una cavea costituita da sette gradinate in bosso intersecate da gradini.

Vicenza mette a prova la tenuto atletica del visitatore con i 4.444 gradini della Calà del Sasso, la scalinata più lunga d'Italia ed una delle più lunghe al mondo, che collega il Comune di Valstagna, nel Canale di Brenta, a Sasso di Asiago, nel cuore dell'Altopiano dei Sette Comuni. 

VISIONE SOCIALE
A Valdagno la città sociale racconta la visione del conte Gaetano Marzotto Jr., industriale a capo di un impero tessile che, nel 1937, contava 12.000 operai. Si tratta del più importante esempio di architettura razionalistica in Italia completato con scuole, orfanotrofi e case di riposo, un poliambulatorio, un dopolavoro, impianti sportivi e palestre, ancora oggi perfettamente conservato e utilizzato per gli stessi scopi per i quali fu ideato.

Altro esperimento sociale contemporaneo è il borgo di Ca' Corniani, splendido esempio di architettura rurale veneta sulla riva destra del fiume Livenza, poco prima di Caorle. Alcune di queste abitazioni sono state ristrutturate e ci vivono i pochi, irriducibili discendenti degli abitanti del borgo contadino. Generali ha però promosso un progetto integrato di arte, cultura e natura. Sui Colli euganei, un piccolo gioiello dal profumo e dai colori provenzali è il lavandeto di Arquà Petrarca specializzato nella produzione e coltivazione, completamente a mano, di lavanda e piante aromatiche.

CASONI OLANDESI
Un pezzetto di Olanda nella Laguna Sud è invece raggiungibile percorrendo la Strada Statale 309 Romea tra Venezia e Chioggia. Si trova a Lugo di Campagnalupia ed è Valle Zappa, una valle da pesca della Laguna Sud, con l'insolito ed eccentrico vecchio casone di caccia omonimo, ispirato allo stile olandese. Non solo luoghi, ma insoliti musei: a Due Carrare gli aspiranti Icaro possono dilettarsi con il Museo del Volo nel Castello di San Pelagio. Qui è ricostruita la storia e l'evoluzione del volo umano, una storia che affonda le radici nel mito di Icaro e che ha prodotto un'incredibile serie di strane macchine volanti prima di arrivare agli aerei moderni. A Palazzo Strozzi, a Bergantino (in provincia di Rovigo), sorge infine un museo dove ogni giorno rivivono - senza mai perdere fascino o invecchiare - le meraviglie del divertimento. Un mondo tutto da esplorare: dalla sala del labirinto, dove sono ospitati i giochi e le feste di antichi romani, egizi, greci, babilonesi sino alle giostre medievali con cavalieri, giullari e menestrelli. 
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