Fondi del Pnrr in Veneto, dai campi sportivi al tram: come cambierà la nostra regione

Venerdì 3 Febbraio 2023 di Angela Pederiva
Fondi del Pnrr in Veneto, dai campi sportivi al tram: come cambierà la nostra regione

I numeri del Pnrr per il Veneto sono imponenti: 6,048 miliardi di euro stanziati e 30.633 addetti coinvolti, con 4.822 progetti presentati solo contando quelli dei Comuni.

Impossibile dunque descriverli tutti, ma uno sguardo d'insieme alle principali iniziative promosse dalle città capoluogo aiuta a tratteggiare la ricaduta dell'operazione sul territorio. «Ringrazio i sindaci per la sensibilità e la visione nell'interpretare al meglio le finalità del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ora la sfida è conciliare questa opportunità con la realtà della troppa burocrazia e degli organici ristretti», dice Mario Conte, primo cittadino di Treviso e presidente regionale di Anci.


LA RETE
Soprattutto infrastrutture, ambiente e sociale, ma anche istruzione, digitalizzazione e turismo, fra le priorità dei municipi, chiamati a fare rete. È il caso della Città Metropolitana di Venezia, con un pacchetto da 333 milioni in 28 Comuni, trainati dal Bosco dello sport previsto a Tessera, dove concetti come la riqualificazione urbana e la sostenibilità ambientale si traducono in una superficie verde di quasi 79 ettari, con annessi stadio da 16.000 spettatori e arena da 10.000, area educativo-sportiva contenente un impianto natatorio, completamento della nuova viabilità per l'aeroporto. Nell'area metropolitana sono finanziati 34 interventi, che spaziano dalla trasformazione dell'ex Ragioneria di Jesolo in uno spazio multidisciplinare con tanto di museo archeologico, alla ristrutturazione della Villa Comunale di Portogruaro per farne la sede di associazioni e laboratori artistici.
Si muovono insieme pure i sindaci della Grande Treviso, che fra capoluogo della Marca e cintura urbana possono contare su 130 milioni. La città è determinata a cambiare volto con la riqualificazione dell'ex caserma Salsa attraverso la realizzazione di un parco urbano, aule studio per gli universitari, spazi di co-working e una palestra per gli sport individuali, ma anche il restauro delle mura cittadine, l'ampliamento della biblioteca e la riconversione dell'ex macello in una struttura per i senzatetto dotata di camere con bagno, soggiorno con cucina, lavanderia, stireria, ricovero per le biciclette e centro diurno per la somministrazione dei pasti.


LE OPERE E I SERVIZI
Tante le opere, ma molti anche i servizi. Fra i progetti elaborati a Padova, spiccano i 238 milioni destinati a co-finanziare (fra le polemiche) la nuova linea del tram e i 15 necessari a riqualificare il quartiere dell'Arcella, ma sono in previsione pure 7 chilometri di piste ciclabili, la rigenerazione del Palasport di San Lazzaro e la sistemazione della Cittadella dello sport Valsugana con nuovi campi da calcio e da rugby, l'ampliamento delle mense nelle scuole primarie Muratori, Manin e Rosmini nell'ottica di estendere il tempo pieno per favorire la conciliazione fra i tempi di vita lavorativa e privata delle famiglie. In tema di politiche sociali, Belluno punta quasi 6 milioni sul sostegno alla capacità genitoriale e sulla prevenzione della vulnerabilità dei nuclei familiari, sull'assistenza agli anziani non autosufficienti, sul rafforzamento dei servizi sociali domiciliari, sui percorsi di autonomia delle persone con disabilità e sulla povertà estrema. Pesano a Rovigo i 5,5 milioni per l'acquisto di mezzi a zero impatto destinati al trasporto pubblico locale, a cui si aggiungono i 2 per il rifacimento del pattinodromo, i 500.000 euro per il polo natatorio e i 350.000 per l'adeguamento energetico del teatro Sociale, i 3 milioni per la sistemazione di ponti, strade e piste ciclabili. Insomma, una miriade di progetti, ai quali peraltro vanno sommati tutti quelli delle altre tipologie di promotori: i Consorzi di bonifica, la Regione, le Province, le Università, i Porti.


I BANDI
Non finirà qui, visto che i bandi si susseguono e i termini sono imminenti, soprattutto sul piano della digitalizzazione: il 10 febbraio scadrà l'avviso per l'abilitazione al cloud per le amministrazioni locali, il 17 febbraio la gara per la piattaforma nazionale digitale dati, il 24 marzo la procedura per il potenziamento di strumenti come Spid-Cie, PagoPa app IO. «Nonostante la carenza di personale riflette il presidente Conte siamo in linea con le tempistiche. Leggo che il decreto allo studio del Governo prevede il commissariamento degli enti locali inadempienti, ma direi proprio che non è questo il caso del Veneto, anzi. Casomai dovrebbero essere i ministeri ad accelerare nell'assegnazione delle risorse, perché ci fanno perdere troppo tempo con le carte, a fronte di progettualità già pronte. Chiediamo poi un intervento sulla rigenerazione urbana, settore in cui i progetti sono elaborati secondo le regole del Pnrr ma godono anche di altri finanziamenti, che però finora non hanno visto la rinegoziazione dei prezzi: se vogliamo vedere le opere a terra, occorre aggiornare le cifre ai costi attuali».

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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