Ubriachi al volante, l'ex campione Biasion: «Ecco gli effetti anche sui piloti più esperti» Video choc

Giovedì 30 Gennaio 2020
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L'ultima più recente strage è stata in Alto Adge: un giovane ubriaco che in auto ha travolto e ucciso 7 studenti, ferendone altri 10. L'ex pilota e campione di rally bassanese Miki Biasion è rimasto colpito e ha scelto di lanciare un messaggio forte e diretto: «Quando beve anche un grande campione perde il controllo: se dovete guidare non bevete».

 Biasion, 2 volte campione del mondo,  vincitore del premio Città di Bassano, e asso del volante si è prestato a un test speciale, realizzato con Polizia stradale e un'equipe medica, per dimostrare come anche poco alcolpossa  mettere in seria difficoltà anche i riflessi di chi abbia uno straordinario talento nel guidare.

Il test  sulla pista di Varano, in provincia di Parma, percorrendo un tratto a ostacoli in più prove al volante di due diverse auto: prima da sobrio, poi dopo aver bevuto una birra media, poi due, poi tre. Già alla prima birra ha sbagliato qualche sterzata, all'ultima ha guidato in modo terribile, abbattendo diversi birilli, non controllando i testacoda e frenando molto dopo lo stop fissato. «Il messaggio che voglio mandare con questo test è rivolto a tutti, perché non solo i giovani guidano sotto l'effetto di alcol, anzi - spiega il campione -. Il problema è che la vista peggiora, i riflessi anche, ma si è convinti di guidare bene. Lo ero anch'io in quei momenti. È questa errata consapevolezza a uccidere, è la convinzione di poter arrivare a casa anche se l'auto sbanda. Gli stessi effetti li dà il sonno, nessuno ormai si ferma in una piazzola di sosta per riposare anche solo mezz'ora quando sente gli occhi chiudersi: tutto questo è pericolosissimo. Volevo che tutti vedessero come davvero nessuno sia immune dai suoi effetti, che anche un campione come me quando guida sotto l'effetto dell'alcol commette gravi errori».
 
Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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