TRENTO - Ieri i carabinieri della stazione di Rumo sono stati chiamati, per intervenire a casa di un cittadino, che nel riordinare la soffitta dell'abitazione paterna ha rinvenuto alcune confezioni di esplosivo, verosimilmente appartenuto allo scomparso genitore, che nel passato aveva svolto il lavoro di "fochino" in una cava.
In totale sono stati ritrovati oltre 70 chili di gelatina di dinamite, più di 350 metri di miccia detonante e 20 a lenta combustione. Le scatole erano sommerse da altri materiali e la loro scoperta è avvenuta soltanto per la decisione del proprietario di sgomberare i locali, dopo tanti anni, per ristrutturare l'immobile.La presenza nel sottotetto di un tale quantitativo di esplosivo, peraltro custodito in modo del tutto improprio, ha rappresentato un inconsapevole e grave rischio per coloro che si trovavano in zona.