Secessionisti, il Gip: «Rocchetta
l'ideologo». La Chiesa: «Italia unita»

Giovedì 3 Aprile 2014
Secessionisti, il Gip: «Rocchetta l'ideologo». La Chiesa: «Italia unita»
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​Il leader del gruppo dei secessionisti, colpiti dall’inchiesta dei Ros, era Franco Rocchetta. Lo si legge nelle carte della Procura di Brescia che ha portato all'arresto di 24 veneti e lombardi, l’ex parlamentare leghista è «ideologo e formatore culturale politico».

Sulla scorta di alcune intercettazioni ambientali, effettuate dal Ros dei carabinieri, la Procura di Brescia ritiene che l'ex parlamentare avrebbe tenuto lezioni «finalizzate a formare coloro che subito dopo l'azione insurrezionale dovranno instaurare i contatti con gli altri stati». «Nonostante la formale assenza di cariche nel governo Serenissimo - scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare - la continuità dell'apporto causale allo sviluppo dell'attività dell'associazione consente di formulare un giudizio di intraneità al sodalizio, pur dovendosi escludere un ruolo diretto nella fase costitutiva, e una posizione direttiva o organizzativa». Dalle intercettazioni emerge «la piena adesione al progetto del sodalizio e il ruolo carismatico di ideologo e formatore».

Maroni alla manifestazione Ma l’inchiesta fa discutere. «Mi sembra che stiano mettendo in galera le idee e le opinioni: questa è una prova di debolezza e non farà altro che rinfocolare lo spirito indipendentista e separatista dei veneti e non solo»: lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sull'arresto dei secessionisti veneti con l'accusa di terrorismo. Maroni ha anche aggiunto che domenica parteciperà alla manifestazione organizzata dalla Lega a Verona.

I leghisti visitano il carcere I parlamentari bresciani Davide Caparini e Stefano Borghesi, l'assessore regionale Simona Bordonali e il vice capogruppo della Lega in Regione Fabio Rolfi, sabato mattina entreranno nel carcere di Canton Mombello per incontrare i quattro secessionisti bresciani arrestati nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Brescia che ha portato a 24 arresti.

Bagnasco per l’Unità d’Italia «La questione della decentralizzazione di alcune funzioni va vista in un' ottica di non violenza, di collaborazione, di unità del Paese. Va comunque fatta salva l'unità, non solo ideale e storica ma effettiva dell'Italia», ha aggiunto Bagnasco.

Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 07:30

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