Satellite Nasa, diminuisce il rischio
di impatto dei frammenti sull'Italia

Venerdì 23 Settembre 2011
Un'immagine del satellite (AP)
VENEZIA - Sono sempre meno le possibilit che il satellite della Nasa, o i suoi frammenti, cadano sull’Italia. secondo gli esperti si restringe alla prossima notte la finestra temporale entro cui possibile che frammenti del satellite della Nasa cadano in territorio italiano. Lo sostiene Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isti-Cnr) che sta lavorando ai dati su posizione e traiettoria del vecchio satellite che sta rientrando in atmosfera.



«Abbiamo ristretto - ha sottolineato l’esperto - la probabile finestra di rientro: possiamo dire che il primo passaggio sull’Italia è oramai escluso, resta solo un potenziale passaggio compreso fra le 3,30 e le 4,15». Ma, ha aggiunto, «la probabilità che il satellite cada in Italia - ha detto Anselmo è comunque bassa, resta dello 0,9%. Molto probabilmente, per il 70%, cadrà nell’Oceano e per oltre il 99% non in Italia». La situazione si aggiorna di ora in ora, ha detto ancora l’esperto, e per fare previsioni più precise e per restringere ulteriormente la finestra di rientro dobbiamo aspettare che si avvicini il momento dell’impatto.



Confermato anche dal Comitato tecnico scientifico nell’ultimo aggiornamento del Comitato Operativo che «la probabilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere in territorio italiano rimane per ora all’1,5%, così come rimangono due le traiettorie che potrebbero interessare l’Italia». Lo afferma la Protezione Civile nel suo ultimo sottolineando che «le finestre temporali in cui frammenti del satellite potrebbero cadere sul territorio nazionale sono comprese tra le 21:25 e le 22:03 di oggi, 23 settembre, e tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre».



«Gli esperti dei 25 Paesi del Mic-Monitoring information Centre, collegati in tele-conferenza con la Protezione Civile, -aggiunge il Dipartimento- hanno condiviso le informazioni sull’evoluzione degli scenari relativi al rientro sulla Terra del satellite Uars della Nasa e hanno informato gli altri Paesi sulle attività intraprese per informare i cittadini sulle norme di auto protezione da adottare». «Non sono emerse indicazioni differenti per la popolazione rispetto a quelle diramate dal Dipartimento» sottolinea ancora la Protezione Civile.
Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 09:30

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