VENEZIA - «La situazione è critica. Critica al punto che temo diventi drammatica». Parla l’avvocato Antonio Forza, il legale che assiste Renato Chisso, l’ex assessore regionale alle Infrastrutture è in carcere a Pisa dalla mattina del 4 giugno 2014.
Chisso - come spiega Forza - ha sempre proclamato la sua innocenza, non è stato ancora sentito dai magistrati e le sue condizioni sono molto vicine al punto di collasso per quello che si può vedere da profani della medicina. «Perché non c’è solo il cuore, che è messo male, d’accordo, ma forse è il meno, è la condizione psichica quella che mi preoccupa di più. L’ultimo colpo è stato il suicidio di un detenuto che era due celle più in là, ma nello stesso corridoio. Un detenuto che Chisso conosceva molto bene e che gli era diventato amico. Non dico che sia stato il colpo di grazia, ma non ho mai visto un uomo così provato dalla morte di una persona che non conosceva, ma con la quale condivideva la triste realtà carceraria».
Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 18:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA Chisso - come spiega Forza - ha sempre proclamato la sua innocenza, non è stato ancora sentito dai magistrati e le sue condizioni sono molto vicine al punto di collasso per quello che si può vedere da profani della medicina. «Perché non c’è solo il cuore, che è messo male, d’accordo, ma forse è il meno, è la condizione psichica quella che mi preoccupa di più. L’ultimo colpo è stato il suicidio di un detenuto che era due celle più in là, ma nello stesso corridoio. Un detenuto che Chisso conosceva molto bene e che gli era diventato amico. Non dico che sia stato il colpo di grazia, ma non ho mai visto un uomo così provato dalla morte di una persona che non conosceva, ma con la quale condivideva la triste realtà carceraria».