Zaia: «Marmolada, no al turismo dell'orrore. Multe per chi va a curiosare»

Sabato 9 Luglio 2022
Zaia: «Marmolada, no al turismo dell'orrore. Multe per chi va a curiosare»
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CANAZEI (TN) -  «Faccio un invito: no al turismo del macabro. Non ha nessun senso andare lì su a fotografare. Ho trovato anche escursionisti che hanno provato a superare le transenne. Inaccettabile. Ho chiesto al sindaco di Canazei di mettere multe al massimo». Il governatore Luca Zaia è chiaro: no al turismo dell'orrore, no alla curiosità morbosa di chi vuole ammirare il luogo di un disastro immano.

E quindi approva la chiusura a tutti dell'area della Marmolada dove si è staccato il pezzo di ghiacciaio che ha provocato morte e dolore: «Mi sembra il minimo chiudere la zona del disastro, sia per agevolare le ricerche, ma prima di tutto per una questione di rispetto. Non esiste che si vada a camminare sopra il teatro di un evento così. Devo anche dire che questa mattina ho parlato col capo della Protezione Civile Curcio. La prossima settimana ci sarà una riunione. Io e Fugatti chiediamo di creare un gruppo di lavoro, coinvolgendo glaciologi e alpinisti, per stabilire delle regole minime per accedere ai ghiacciai. Basterebbe partire da un bollettino meteo specifico. Sono 4.400 i ghiacciai sull'arco alpino. Ma una 40 quelli percorribili. Basterebbe fare quello che già si fa per la neve: indicare condizioni meteo e temperature per capire le condizione della zona. Certo, quanto avvenuto domenica scorsa non è prevedibile. Se qualcuno non l'ha capito, faccio notare ch si è staccato un blocco di ghiaccio e detriti grande come un grattacielo di 70 piani».

Il cordoglio

«Purtroppo è finita nel peggiore dei modi. Non c'è più nessuna speranza. Con le analisi dei Ris, gli 11 dispersi iniziali della tragedia sulla Marmolada sono diventate 11 vittime ufficiali». Questo il commento di Zaia nell'apprendere la notizia del bilancio definitivo delle vittime travolte dalla valanga di ghiaccio e rocce sulla Marmolada. «Siamo vicini ai familiari delle persone che hanno vissuto una delle più brutte pagine di storia delle nostre montagne, un episodio che si fa fatica ancora ad accettare e a comprendere - sottolinea - . Otto di queste vittime sono venete, la nostra Regione paga un tributo pesantissimo. Ringrazio i soccorritori, le forze dell'ordine, i volontari e il personale sanitario che subito dopo il tremendo boato di domenica scorsa hanno dato tutto». Zaia ricorda che il Veneto «ha anche 8 feriti, tre dei quali sono stati ospitati negli ospedali veneti. E ringrazio tutti gli operatori che nel corso di tutta questa settimana hanno in qualche caso addirittura rischiato la loro stessa vita durante le ricerche, nella speranza di trarre in salvo eventuali superstiti».
«Le ricerche tuttavia non si fermano e proseguiranno nei prossimi giorni: lo si deve per rispetto verso chi non potrà più riabbracciare i propri cari - conclude - . Ai familiari delle vittime va il mio più sincero e totale cordoglio».

 

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Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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