IL SONDAGGIO
Il Nordest, in apprensione per la guerra in Ucraina, si mette nettamente dalla parte di Kiev, ma si divide sull'ipotesi di un intervento diretto della Nato: queste, in estrema sintesi, sono le principali evidenze che emergono dalle analisi di Demos per Il Gazzettino, dedicato al conflitto in Ucraina. Ma vediamo con ordine i risultati dell'Osservatorio sul Nordest di oggi. La preoccupazione per la guerra tra Kiev e Mosca raggiunge l'88%, e il valore è piuttosto simile a quelli registrati nel 2022 (87% ad aprile, 81% a luglio). Oltre che ampio, il timore appare trasversale alle generazioni: riguarda giovani (82-84%) e persone di età centrale (80-87%), adulti (89%) e anziani (97%).
Questa apprensione si traduce in apertura verso un ipotetico intervento della Nato? Su questo, il Nordest si divide. Il 41% pensa che, in caso si aggravi la violenza sulla popolazione ucraina, i Paesi aderenti al Patto Atlantico dovrebbe intervenire, mentre a esprimersi in senso opposto è il 48%, e l'11% non risponde.
Vediamo le differenze anagrafiche: a manifestare chiaramente il proprio appoggio a una possibile azione internazionale della Nato in Ucraina sono i giovani under-25 (66%) e le persone di età centrale (53%), mentre quanti hanno tra i 25 e i 34 anni si dividono perfettamente tra favorevoli (49%) e contrari (49%). Al contrario, è tra adulti e anziani che l'ostilità verso questa ipotesi si fa maggioranza: assoluta (60%) tra chi ha tra i 45 e i 54 anni, e relativa, tra over-55 (42-49%, ma il 13-29% non risponde).
In ogni caso, l'opinione pubblica del Nord Est è dalla parte dell'aggredita: il 69% degli intervistati, infatti, si augura che il conflitto sia vinto dall'Ucraina, mentre è il 12% a guardare con maggior favore alle ragioni di Mosca; piuttosto ampia, però, è la percentuale di chi non si esprime (19%, quasi uno su cinque).
GENERAZIONI A CONFRONTO
Infine, consideriamo anche in questo caso il fattore generazionale. Innanzitutto, rileviamo che la vicinanza a Kiev è (nettamente) maggioritaria in tutti i settori considerati. Tuttavia, possiamo vedere come gli orientamenti si articolino in modo del tutto peculiare nelle diverse classi d'età. Gli under-25 hanno le idee piuttosto chiare e si dividono tra una chiara (79%) maggioranza che vorrebbe un epilogo favorevole all'Ucraina e il 21% che auspica lo stesso per la Russia. I giovani tra i 25 e i 34 anni, invece, mostrano un favore verso Kiev pari al 75%, mentre Mosca è indicata dal 16% e il 9% non si esprime. Tra le persone di età centrale (35-44 anni), poi, 8 su 10 parteggiano per l'Ucraina e il 18% per la Russia. Quanti hanno tra i 45 ai 54 anni mostrano una vicinanza a Kiev non lontana dalla media dell'area (69%), mentre il 22% si posiziona vicino a Mosca e il 10% non risponde. È tra adulti e anziani, però, che osserviamo la distribuzione più peculiare. Il favore verso l'Ucraina, infatti, rimane maggioritario (62-63%), mentre sostanzialmente scompare la vicinanza alla Russia (1-4%) e tende a crescere in maniera consistente la quota di chi non si esprime (rispettivamente: 34 e 37%).