Guerra in Ucraina vista da Nordest: a favore di Kiev sette su dieci, ma freddi sulla Nato

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di Natascia Porcellato
Kiev distrutta dai bombardamenti

IL SONDAGGIO
Il Nordest, in apprensione per la guerra in Ucraina, si mette nettamente dalla parte di Kiev, ma si divide sull'ipotesi di un intervento diretto della Nato: queste, in estrema sintesi, sono le principali evidenze che emergono dalle analisi di Demos per Il Gazzettino, dedicato al conflitto in Ucraina. Ma vediamo con ordine i risultati dell'Osservatorio sul Nordest di oggi. La preoccupazione per la guerra tra Kiev e Mosca raggiunge l'88%, e il valore è piuttosto simile a quelli registrati nel 2022 (87% ad aprile, 81% a luglio). Oltre che ampio, il timore appare trasversale alle generazioni: riguarda giovani (82-84%) e persone di età centrale (80-87%), adulti (89%) e anziani (97%).
Questa apprensione si traduce in apertura verso un ipotetico intervento della Nato? Su questo, il Nordest si divide. Il 41% pensa che, in caso si aggravi la violenza sulla popolazione ucraina, i Paesi aderenti al Patto Atlantico dovrebbe intervenire, mentre a esprimersi in senso opposto è il 48%, e l'11% non risponde.
Vediamo le differenze anagrafiche: a manifestare chiaramente il proprio appoggio a una possibile azione internazionale della Nato in Ucraina sono i giovani under-25 (66%) e le persone di età centrale (53%), mentre quanti hanno tra i 25 e i 34 anni si dividono perfettamente tra favorevoli (49%) e contrari (49%). Al contrario, è tra adulti e anziani che l'ostilità verso questa ipotesi si fa maggioranza: assoluta (60%) tra chi ha tra i 45 e i 54 anni, e relativa, tra over-55 (42-49%, ma il 13-29% non risponde).
In ogni caso, l'opinione pubblica del Nord Est è dalla parte dell'aggredita: il 69% degli intervistati, infatti, si augura che il conflitto sia vinto dall'Ucraina, mentre è il 12% a guardare con maggior favore alle ragioni di Mosca; piuttosto ampia, però, è la percentuale di chi non si esprime (19%, quasi uno su cinque).

GENERAZIONI A CONFRONTO
Infine, consideriamo anche in questo caso il fattore generazionale. Innanzitutto, rileviamo che la vicinanza a Kiev è (nettamente) maggioritaria in tutti i settori considerati. Tuttavia, possiamo vedere come gli orientamenti si articolino in modo del tutto peculiare nelle diverse classi d'età. Gli under-25 hanno le idee piuttosto chiare e si dividono tra una chiara (79%) maggioranza che vorrebbe un epilogo favorevole all'Ucraina e il 21% che auspica lo stesso per la Russia. I giovani tra i 25 e i 34 anni, invece, mostrano un favore verso Kiev pari al 75%, mentre Mosca è indicata dal 16% e il 9% non si esprime. Tra le persone di età centrale (35-44 anni), poi, 8 su 10 parteggiano per l'Ucraina e il 18% per la Russia. Quanti hanno tra i 45 ai 54 anni mostrano una vicinanza a Kiev non lontana dalla media dell'area (69%), mentre il 22% si posiziona vicino a Mosca e il 10% non risponde. È tra adulti e anziani, però, che osserviamo la distribuzione più peculiare. Il favore verso l'Ucraina, infatti, rimane maggioritario (62-63%), mentre sostanzialmente scompare la vicinanza alla Russia (1-4%) e tende a crescere in maniera consistente la quota di chi non si esprime (rispettivamente: 34 e 37%).
 

Ultimo aggiornamento: 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci