Giulia Schiff, l'ex pilota dell'Aeronautica, si è arruolata volontaria in Ucraina: fu espulsa dopo le denunce sul nonnismo

Martedì 22 Marzo 2022 di Nicola Munaro
Giulia Schiff si è arruolata volontaria in Ucraina: è l'unica donna del gruppo
20

MIRA -  Giulia Schiff, 23 anni di Mira, nel Veneziano, ex pilota dell'Aeronautica militare balzata alle cronache per aver denunciato il battesimo del volo subito dai suoi compagni di accademia, è a Kiev per combattere come volontaria nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina.

Ed è l'unica donna del gruppo. La sua storia in Ucraina verrà raccontata da lei stessa attraverso la trasmissione Le Iene, che stanno realizzando con la giovane pilota veneziana un reportage dal fronte. La prima parte andrà in onda stasera, in prima serata, su Italia 1. Ad annunciarlo, anticipando i temi toccati dalla puntata di stasera, sono state ieri proprio Le Iene che hanno spiegato anche come il reportage andrà avanti finché l'ex pilota dell'Aeronautica sarà in prima linea in Ucraina.

PREOCCUPAZIONE

«Non so dire nulla, che faccia questo reportage l'ho scoperto oggi (ieri, ndr) - spiega il padre Dino Schiff, in questi giorni all'estero per lavoro -. Mia figlia è partita per aiutare la popolazione ucraina come volontaria: non so se sia partita da sola o con qualche associazione, lei è stata molto silenziosa su questo. Mi ha detto che sarebbe andata in Ucraina quando aveva già fatto tutto e mancava poco alla partenza del suo autobus, è partita una ventina di giorni fa». Poco prima, ricorda ancora il padre, Giulia aveva ottenuto il brevetto per la rianimazione cardiopolmonare e di primo soccorso. «Cosa stia facendo lo scoprirò anche io dalla trasmissione e sarà una bella botta per tutti - afferma il padre -. La sento tutti i giorni e sono preoccupato, non è in una situazione dove si raccontano le favole. Nonostante questo sono orgoglioso della sua forza di volontà anche se era meglio fosse rimasta a casa».

LA VICENDA GIUDIZIARIA

Al centro del procedimento penale il tradizionale battesimo del volo, messo in atto secondo l'accusa con comportamenti avrebbero «offeso il prestigio, l'onore e la dignità dell'allieva usandole violenza e cagionandole plurime escoriazioni». Secondo la denuncia presentata nel 2018 dalla ventitreenne originaria di Mira, il rito di iniziazione a conclusione del primo volo nella base del 70esimo Stormo dell'Aeronautica Militare di Latina è stato una vera e propria aggressione fisica da parte dei colleghi che l'avrebbero spintonata, presa a schiaffi e malmenata sbattendole la testa contro l'ala dell'aereo e gettandola poi in piscina mentre lei cercava inutilmente di ribellarsi. Per la difesa degli otto sergenti dell'Aeronautica si sarebbe trattato solo di un rito di iniziazione come da tradizione e non di un atto di nonnismo. Dopo la sua denuncia, nei confronti della giovane allieva sono stati adottati alcuni provvedimenti disciplinari in seguito ai quali è stata poi espulsa dall'Aeronautica. La sua richiesta di reintegro è stata respinta prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato, che ha sottolineato come «non emergono elementi atti a comprovare un'errata applicazione dei criteri indicati nelle linee guida o un'irragionevolezza della valutazione tecnico discrezionale, con conseguente preclusione di ogni sindacato nel merito e la volontà ritorsiva è esclusa».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci