Covid, via alla quinta dose bivalente ma almeno dopo 120 giorni dalla quarta

Il richiamo garantisce protezione anche dalla nuova variante

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Alda Vanzan
Covid, via alla quinta dose bivalente ma almeno dopo 120 giorni dalla quarta
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VENEZIA - Ci sono anziani che hanno fatto la quarta dose del vaccino anti Covid ancora la scorsa primavera e che ormai non sono più protetti. La novità, contenuta in una circolare ministeriale, è che adesso possono fare la quinta dose. Tra l'altro con un vaccino nuovo, il bivalente, più adatto a proteggere dalle ultime varianti, Omicron compresa, del coronavirus.
La circolare redatta da ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità (Css), Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Istituto superiore di sanità (Iss), è dell'altra sera.

Il Dipartimento Prevenzione della Regione del Veneto l'ha recepita ieri dando indicazioni a tutte le Ulss in modo che si organizzino per far fronte alle nuove domande di profilassi. L'importante è che dall'ultima vaccinazione siano passati 120 giorni.


LE INDICAZIONI
Chi può fare il richiamo? Sicuramente gli over 80, gli ospiti delle Rsa e gli over 60 fragili. È poi consigliata a tutti gli ultrasessantenni con il secondo richiamo. Non solo. Dice Francesca Russo, direttore della Prevenzione della Regione: «Chiunque abbia fatto la terza o la quarta dose, può fare il nuovo vaccino bivalente se sono passati 120 giorni dall'ultima dose. Si vuole evitare di contagiarsi con il virus che sta circolando e cioè l'Omicron. E poi riattivare l'immunità per evitare complicanze». Quindi non ci sono limiti di età? «La circolare dice che chiunque, anche sotto i 60 anni, che magari ha già fatto la terza dose, può fare il richiamo con il vaccino bivalente. Quindi tutti, a richiesta, possono avere il vaccino». Sempre gratuitamente? «Sì, certo. Abbiamo chiesto di implementare il numero di vaccini immaginando una domanda alta». Si può fare questo richiamo del vaccino anti Covid assieme al vaccino anti-influenzale? «Sì - dice la dottoressa Russo - la circolare dice che è consigliabile fare il richiamo assieme all'anti-influenzale, anzi è co-somministrabile con tutti i vaccini tranne che con quello del vaiolo». Per tutti i booster - cioè i richiami - sarà somministrato il nuovo vaccino bivalente: «Solo per la prima e la seconda dose si usa il vaccino monovalente che ha la formulazione base». Nessuna indicazione, infine, per i bambini da 0 a 12 anni.
«Il richiamo - recita una nota della Direzione Regionale Prevenzione - è fortemente raccomandato soprattutto per i soggetti fragili con malattie croniche. La raccomandazione è comunque rivolta a tutti in vista dei mesi più freddi in cui si starà di più negli ambienti chiusi insieme ad altre persone. Se si è affetti da una condizione che altera la funzione del sistema immunitario (es. neoplasie, malattie reumatologiche autoimmuni, chemioterapie, terapia protratta con cortisone ad alte dosi, etc.) è importante consultare il proprio medico per valutare la situazione vaccinale specifica. In questi casi potrebbero essere indicati cicli vaccinali mirati».


L'INVITO
«Il Covid - ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia - ha rialzato la testa, ma lo scenario è quello di una malattia con evidenze cliniche superabili a domicilio per persone sane, seguite regolarmente dal medico. C'è una percentuale del 2% di anziani e oncologici che diventano, purtroppo, i nostri pazienti ideali nei ricoveri». L'indicazione è quella di «suggerire per tutte le persone fragili la vaccinazione, che ora è a disposizione di tutti gli over 12».

 

Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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