Veneto, cimice asiatica danni per 160 milioni accuse incrociate in aula

Mercoledì 19 Febbraio 2020 di Alda Vanzan
mele rovinate dalla cimice asiatica
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VENEZIA -  Il concetto espresso dall'assessore Giuseppe Pan è: come Regione Veneto abbiamo già fatto tanto, ci stiamo anche muovendo per cercare di dilazionare le rate dei mutui, tocca semmai al governo giallorosso mettere più fondi per gli agricoltori e, soprattutto, tocca al ministero dell'Ambiente guidato dal M5s darsi da fare per poter utilizzare la vespa samurai contro la cimice asiatica. Risultato: sulla cimice asiatica che tanti danni sta facendo in Veneto, il consiglio regionale si è spaccato. La mozione presentata dalle opposizioni compatte - Pd, M5s, LeU, Civica per il Veneto - è stata respinta dalla maggioranza di centrodestra con 29 voti contro 16.

LE CIFRE
Eppure il tema è sentitissimo. Secondo i dati presentati dalla Coldiretti in occasione dell'apertura della Fieragricola di Verona, la cimice asiatica ha devastato i campi e i frutteti di 48mila aziende in Italia, di cui 7.685 venete, con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale, 160 milioni in Veneto e quasi 8.000 produttori coinvolti. Dati che l'assessore all'Agricoltura Giuseppe Pan (Lega) ha corretto al rialzo: i danni in Italia sfiorano gli 800 milioni, in Veneto ammontano a 165 milioni, per la precisione 165.555.887 euro. Ci sono colture che sono quasi scomparse: posto che la cimice asiatica in Veneto ha fatto la sua comparsa nel 2014, nel triennio 2016/2019 le coltivazioni di pere ganno subito danni per il 75%, le pesche nettarini 60%, mele e noci 50%, kiwi 40%. «I danni - ha detto l'assessore - interessano non solo il comparto agricolo ma anche quello della trasformazione agroindustriale e dell'indotto correlati alle produzioni frutticole, che patiscono la mancanza di prodotto lavorabile».
Dunque, non poteva essere accolta la richiesta delle minoranze di impegnare la giunta regionale ad avviare un studio sulle implicazioni dei cambiamenti climatici sul comparto agricolo e a stanziare, con la massima urgenza, ulteriori risorse in grado di concorrere al riconoscimento di maggiori e adeguati indennizzi agli agricoltori danneggiati dalla cimice asiatica?
Pan ha respinto le richieste sostenendo che Palazzo Balbi si è già mosso: «La Regione - ha detto - ha già messo a bilancio 4,5 milioni di euro di spesa per sostenere non solo l'azione risarcitoria nei confronti dei produttori (con bandi per 3 milioni di euro), ma soprattutto un piano di ricerca scientifica per prevenire e contrastare i danni causati dalle specie aliene. Se c'è un grande assente - ha aggiunto rivolgendosi al M5s - è proprio il vostro ministro per l'Ambiente Sergio Costa che ha sul tavolo i decreti autorizzativi al rilascio delle specie antagoniste come la vespa samurai». E ancora: «I frutticoltori della pianura padana si meritano un adeguato piano nazionale per fronteggiare l'emergenza, che mobiliti anche risorse comunitarie, come si è fatto per la Xilella».

LE REAZIONI
«A fronte di danni ingenti - ha replicato il Pd con Graziano Azzalin - lo stanziamento della Giunta di 4,5 milioni nel prossimo triennio è assolutamente insufficiente. Non basta richiamare a un maggior impegno Unione Europea e Governo, va affermato questo tema come priorità negli interventi di politiche agricole anche a livello regionale». «Di fronte alle aziende in difficoltà - ha aggiunto Cristina Guarda del Coordinamento Veneto 2020 - il Consiglio ha deciso di non decidere: quanto costava un sì?».
Si preannuncia intanto una stagione difficile. Il monito arriva dalla Coldiretti: «Le alte temperature stanno favorendo la sopravvivenza della cimice asiatica».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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