Vaccino anti-Covid in Fvg, mezzo milione di prime dosi: immunità possibile già a giugno

Lunedì 31 Maggio 2021 di Marco Agrusti
Le vaccinazioni a Villa Manin

Il Friuli Venezia Giulia può centrare l’immunità di gregge parziale (cioè con prima dose effettuata) addirittura nel mese di giugno, che si confermerà decisivo per dare la “famosa” spallata alla pandemia.

Ieri, infatti, è stato centrato un obiettivo di enorme importanza: in regione sono state somministrate 500mila prime dosi di vaccino. Mezzo milione di persone con una protezione alta nei confronti del rischio di finire in ospedale. E se si calcola che la popolazione vaccinabile (con più di 16 anni) ammonta a 1.073.953 cittadini, significa che è stato raggiunto il 50 per cento. 


LA MARCIA


«La prima dose - ha spiegato ieri il vicepresidente regionale, Riccardo Riccardi - è ampiamente sufficiente per non far finire le persone in ospedale. Ecco perché è così importante». E calcolando che in Friuli Venezia Giulia si riescono ormai a gestire dalle 90 alle 100mila somministrazioni ogni sette giorni, è ampiamente raggiungibile l’obiettivo degli 800mila vaccinati con prima dose in regione. Un target che potrebbe essere toccato proprio a fine giugno, molto in anticipo rispetto alla tabella di marcia. E un’ulteriore iniezione arriverà dalla prenotazione degli under 40, che sino ai 16 anni sarà possibile da giovedì. Arrivare a 800mila prime dosi di vaccino somministrate significherà raggiungere il 75 per cento della platea, quindi una prima immunità di gregge perlomeno di fronte alla malattia più grave. 


I RICHIAMI


Ma giugno non sarà un mese decisivo e determinante solo perché permetterà al Friuli Venezia Giulia di raggiungere la prima immunità generale. I prossimi, infatti, saranno anche i giorni cruciali per i tanti richiami a cui saranno chiamati i cittadini che ormai tre mesi fa hanno ricevuto il vaccino di Astra Zeneca. Si pensa ad esempio agli insegnanti, agli agenti di polizia, a tutte le categorie anagrafiche che hanno iniziato in anticipo la campagna vaccinale utilizzando proprio il siero sviluppato a Oxford. Per questo, come ha illustrato sempre il vicepresidente Riccardi, a breve si invertirà in regione il rapporto tra prime e seconde dosi. I richiami arriveranno praticamente a pareggiare le prime iniezioni e faranno aumentare sensibilmente anche la quota di popolazione completamente vaccinata. Si parla, in una prima tranche, si più di 100mila persone solamente nelle settimane di giugno. È un’operazione importante, perché i dati che arrivano dalla Gran Bretagna parlano di una vera immunità con AstraZeneca solamente dopo la seconda dose, anche se la prima protegge già a sufficienza dal rischio di sviluppare la forma più grave della malattia. 

Ultimo aggiornamento: 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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