Troppi medici gettonisti in reparto, il punto nascita non è sicuro: si chiude

Giovedì 16 Novembre 2023 di Loris Del Frate
SAN VITO AL TAGLIAMENTO Il punto nascita che chiuderà i battenti

PORDENONE - Il dado è tratto: il punto nascita dell’ospedale di San Vito chiude i battenti. In tempi veloci. Anzi, velocissimi. Già, perchè quello che molti ipotizzavano, ma non avevano il coraggio neppure di dire ad alta voce, è successo. Ieri, infatti, dopo un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Riccardo Riccardi nella sede dell’Asfo, al quale erano presenti il direttore generale Giuseppe Tonutti, la primaria del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di San Vito, Roberta Pinzano e il primario della Pediatria di Pordenone - San Vito, Roberto Dall’Amico, è stato deciso di chiudere il punto nascita.

Senza neppure attendere la fine dell’anno.

MOTIVI DI SICUREZZA

La chiusura, arrivata come un fulmine a ciel sereno, anche se - per continuare nelle metafora metereologica - il cielo già tuonava da mesi, sarà motivata con motivi di sicurezza. In pratica - è stato detto - non era più sicuro per le neo mamme andare a partorire nel punto nascita dell’ospedale sanvitese e la sicurezza non c’era più neppure per operatori, medici e infermieri. Perchè? Perchè la carenza di personale, oramai ridotto ai minimi termini, non consentiva più di svolgere il lavoro nel punto nascita senza correre rischi. La spallata finale è arrivata dai gettonisti. Per poter implementare gli organici, infatti, la direzione dell’Asfo aveva chiamato medici esterni per lavorare in reparto. A quel punto la primaria della Ostetricia - Ginecologia aveva segnalato al direttore Tonutti che non c’erano più le garanzie di sicurezza per poter operare. Da qui l’incontro ieri con l’assessore Riccardi e la decisione immediata di sospendere l’attività del punto nascita di San Vito. Ovviamente trattandosi di questioni di sicurezza la chiusura dovrà per forza essere immediata.

LA SOSPENSIONE

Il punto nascita non è stato cancellato, ma formalmente sospeso a tempo indeterminato, almeno sino a quando non saranno ricostruite le condizioni di sicurezza. Difficile pensare, però, che a San Vito il nido possa tornare. Una volta che l’attività è sospesa, il passaggio successivo è il blocco definitivo. E così sarà. Senza ombra di dubbio. Una botta per la sanità della provincia di Pordenone che piano piano sta perdendo, pezzo dopo pezzo, tutto quello che era stato conquistato a caro prezzo negli anni.

IL FUTURO

La chiusura del punto nascita sanvitese porterà per forza di cose a una riorganizzazione del servizio materno infantile dell’ospedale. Intanto c’è da dire che la Pediatria non sarà depotenziata, anzi. In più saranno mantenuti tutti i servizi pre e post parto. Come dire che le mamme in gravidanza saranno seguite dagli specialisti in tutto il loro percorso a San Vito. Una volta partorito altrove (la speranza è che vadano a Pordenone e non raggiungano il Veneto, ma è tutto da verificare), saranno presi in carico i bimbi sempre dal servizio sanvitese e tutti gli interventi per i neonati saranno fatti sempre nel servizio sanvitese. Come dire che senza il punto nascita ci sarà però una organizzazione completa sul pre e post parto.

LA BOTTA

Una volta che il direttore generale aveva ricevuto la comunicazione che non erano più garantiti gli standard di sicurezza, aveva solo due strade: garantirli con personale interno visto che i gettonisti non lo consentivano, oppure sospendere l’attività. Ha scelto questa seconda strada con l’avallo dell’assessore Riccardi. Che il punto nascita di San Vito, però, fosse nel giro d’aria, lo si era capito alcuni mesi fa durante l’incontro tra Riccardi e i sindaci dopo che questi ultimi si erano astenuti sul piano aziendale. Già in quella riunione erano stati incubati i germi della chiusura anche se i sindaci si erano detti tutti contrari, a cominciare da quello di San Vito che ieri, un po’ più remissivo, si è limitato a spiegare che non era possibile mettere in pericolo le neo mamme e gli operatori.Intanto la Cgil è già sul piede di guerra e tutte le associazioni sanvitesi si sono date appuntamento chiamando a raccolta i cittadini per domani mattina alle 9 davanti all’ingresso dell’ospedale per un presidio di mobilitazione. Il punto nascita sarà già chiuso.

Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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