Pordenone: poveri in aumento, oltre 3mila bussano alle porte del municipio

Emergenze legate alle difficoltà di pagare le maxi bollette e agli sfratti per morosità

Venerdì 30 Dicembre 2022 di Loris Del Frate
Pordenone: poveri in aumento, oltre 3mila bussano alle porte del Municipio

PORDENONE - Sarà anche che la crisi non abbia picchiato duro in questa parte finale dell’anno rispetto a quelle che erano le previsioni di settembre. Resta però il fatto che la lista dei “nuovi poveri” si sta allungando sempre di più.

Anche a Pordenone, quella che una volta era la più ricca città della regione. Lo sanno bene anche in Comune e in particolare l’assessore Guglielmina Cucci che si è presa sulle spalle il referato delle Politiche sociali.


I NUMERI
Ebbene, dall’inizio dell’anno a bussare alle porte del Municipio o a rivolgersi agli sportelli dei servizi sociali comunali o dell’Ambito socio assistenziali di cui Pordenone è capofila, sono state 3mila e 47 persone. E l’anno, seppur per poco, non è ancora terminato. Si tratta di numeri che danno immediatamente lo spaccato di una situazione che non è ancora certo assestata. Anzi. Non a caso sia il sindaco Alessandro Ciriani che l’assessore Cucci, hanno deciso di mettere a Bilancio cifre maggiori rispetto a quelle che erano stata piazzate nel 2022. «Non si sa mai - ha spiegato l’assessore - le poste ci sono e in questa maniera non rischiamo di restare spiazzati. Se non dovessero servire, cosa che tutti auspichiamo, saranno ricollocati».


COSA SI CHIEDE 
«Intanto - ha fatto presente l’assessore Cucci - diciamo subito che complessivamente le richieste sono stati superiori per circa 200 unità. Non è un numero da poco - spiega - e indica anche il momento che stiamo vivendo». Sono almeno quattro i settori più importanti per i quali la gente si rivolge al Comune. Intanto si assiste in numeri sempre più elevati alla necessità di assistenza primaria, ossia il cibo. Ci sono persone e famiglie che non hanno i soldi neppure per mangiare. «In questo caso oltre a fornire i generi alimentari di prima necessità, li dirottiamo anche alle associazioni e alla Caritas in modo che possano avere la borsa della spesa e possano sfamarsi».

 
ELETTRICITÀ
Con l’aumento sempre più elevato del costo dell’elettricità si sta assistendo ad un aumento deciso di famiglie che non ce la fanno a pagare. «Una volta fatte le valutazioni del caso - spiega l’assessore - a seconda delle necessità interveniamo noi integrando i soldi della bolletta o pagandola per interno se non ci sono disponibilità. A questo si aggiunge anche un altro fatto fondamentale, il pagamento del gas da riscaldamento. Anche su questo fronte si allarga sempre di più la forbice di chi non ce la fa». Ma i motivi per cui le persone sin rivolgono al Municipio sono anche altri. «Si va dai problemi abitativi a quelli occupazionali, per non parlare poi di un altro grande settore, quello legato alle fragilità».


SERVIZI SOCIALI
Non c’è solo l’aspetto economico, ma tra i problemi principali ci sono le fragilità delle famiglie. In quest’ottica c’è da preoccuparsi per il sempre maggior numero di anziani che ha bisogno di aiuto, i minori in stato di necessità, i disabili ai quali le famiglie da sole non riescono a dare risposte, così come altre problematiche. «Proprio per questo - ha spiegato Guglielmina Cucci - abbiamo messo in piedi una serie di progetti, quattro per l’esattezza, tutti finanziati con i soldi del Pnrr». Si va dal condominio solidale in via San Quirino per dare risposte ai soggetti fragili, fino al potenziamento dell’assistenza domiciliare per chi è stato dimesso dall’ospedale ma non è in grado di farcela da solo.

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