Pordenone fallito, il Fontanafredda apre alla rifondazione del club: la speranza della Promozione

Giovedì 2 Novembre 2023 di Marco Agrusti
Lo stadio Tognon di Fontanafredda

Se non si può ancora parlare di operazione in piena fase di decollo, poco ci manca. Sì, perché invece di un prevedibile “fermi tutti”, dai vertici del Fontanafredda Calcio è arrivato il più grande degli “avanti tutta”. È una porta spalancata verso il “Nuovo Pordenone”, quella palesata dalla società rossonera.  E le parole sono quelle ufficiali del suo presidente, Luca Muranella.

L’idea di una società polisportiva che abbia respiro e valore di caratura provinciale piace eccome. E si innesta perfettamente in un momento- quello che sta vivendo il Fontanafredda - di grande difficoltà dal punto di vista logistico e gestionale. Insomma, tutt’altro che un’idea campata in aria. C’è molto di concreto. E l’apertura sulla sponda di Fontanafredda può diventare decisiva. 


IL QUADRO


Il Pordenone Calcio è stato dichiarato in liquidazione da poche ore. Ma non siamo di fronte a un’operazione che rischierebbe di rasentare lo sciacallaggio. In realtà il progetto - come si capirà - c’era già ed era addirittura in fase abbastanza avanzata. La cartina al tornasole? Le parole del presidente del Fontanafredda, Luca Muranella. «Se c’è un progetto serio - spiega - in grado di dare respiro al movimento provinciale e di far confluire le forze in una nuova realtà, se ne parlerà eccome. Chiaramente l’ultima parola ce l’avrà il nostro Consiglio. Noi ci teniamo al nostro senso di appartenenza, anche perché il Fontanafredda Calcio nel 2025 compirà cent’anni. Ma non siamo per nulla contrari a un progetto provinciale che includa anche altri sport, ovviamente con il calcio protagonista». E con il Pordenone? «Sì». Basta questo, per dare un’accelerata vigorosa a quella che sembrava solamente un’idea ancora agli albori. Non lo è affatto, è qualcosa di molto più concreto. 


IL MOMENTO


Il Pordenone Calcio come lo conoscevamo non esiste più. L’eredità morale del suo ex presidente Mauro Lovisa è ancora pesante e presente. Ma c’è la necessità di voltare pagina per poter anche solo iniziare a pensare di riavere una squadra con quel nome. 
E il Fontanafredda negli stessi giorni vive una situazione più che mai pesante. Non può giocare nel suo stadio, quel Tognon rinnovato proprio per il Pordenone Calcio. I costi sono troppo alti. «Una situazione di difficoltà palese - ammette sempre il presidente dei rossoneri Muranella -. L’obiettivo immediato che abbiamo è quello di dare continuità al nostro progetto. E le sinergie possono essere una buona, buonissima soluzione». 


IL FUTURO


Oggi lo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda è di fatto non utilizzato. Non c’è più la Triestina e la squadra di casa non può giocarci. I costi di gestione sono alti, perché l’impianto era stato ristrutturato per il professionismo, non per una società dilettantistica, con i suoi pregi e i suoi limiti. Il nuovo soggetto provinciale “erede” del Pordenone Calcio potrebbe venire in soccorso anche sotto questo aspetto. Avrebbe il nome e probabilmente anche la forza per sobbarcarsi anche la gestione di un impianto dispendioso come il Tognon. 

Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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