Morti bianche, si ferma Electrolux: oggi due ore di sciopero per ogni turno. Metalmeccanici anche davanti alla Prefettura

Mercoledì 21 Febbraio 2024
Morti bianche, si ferma Electrolux: oggi due ore di sciopero per ogni turno. Metalmeccanici anche davanti alla Prefettura

PORCIA (PORDENONE) - «Ancora oggi si sta cercando la quinta vittima del crollo di Firenze tra le macerie». Inizia così il comunicato con il quale la Rsu dell'Electrolux di Porcia ha annunciato per oggi due ore di sciopero per ogni turno di lavoro e soprattutto la partecipazione ad un picchetto sindacale di fronte alla Prefettura di Pordenone, «per chiamare alle loro responsabilità le autorità politiche e istituzionali», si legge nell'annuncio. L'appuntamento è per le 15.30 di oggi, mercoledì 21 febbraio, con il prefetto Natalino Domenico Manno che riceverà anche un documento di Cgil e Uil sul tema delle tragedie sul lavoro. La protesta della Cgil si concretizza con uno sciopero di due ore proclamato a fine giornata oa fine turno su tutto il territorio regionale nell'edilizia e nelle imprese della meccanica, ma che in ciascuna provincia potrà interessare anche altri comparti. A Pordenone, ad esempio, lo stop riguarderà tutti i settori, e anche a Trieste sono diverse le categorie che hanno proclamato l'astensione dal lavoro.

L'URLO

«Cinque lavoratori - si legge nella missiva firmata dalla Rsu dell'Electrolux di Porcia, aziende in cui grazie a numerosi interventi i livelli di sicurezza sono più che discreti - che non torneranno più a casa e che mancheranno per sempre all'affetto dei loro cari. Cinque martiri provenienti da diversi paesi affratellati dal loro lavoro, alcuni dei quali in nero, esposti e ricattabili perché con il permesso di soggiorno scaduto». È quanto affermano le Rsu di Electrolux, a Porcia, annunciando per domani due ore di sciopero per ogni turno di lavoro. «I prossimi chi saranno? - proseguono le organizzazioni dei lavoratori della multinazionale svedese -. Siamo di fronte all'ennesima tragedia che nasce dalla deregolamentazione del sistema degli appalti e del loro mancato controllo. In questo Paese si sta consumando da tempo una mattanza nel generale silenzio della politica e delle istituzioni. È inammissibile morire di lavoro perché le persone devono lavorare per vivere e non per morire. Una strage che si rinnova ogni giorno nell'indifferenza generale - si conclude la protesta delle Rsu diffusa attraverso un volantino -. Le lavoratrici ei lavoratori metalmeccanici dovranno questa ennesima tragedia una vergogna alla dignità delle persone. Non possiamo come lavoratori e cittadini rimanere indifferenti a questo dramma figlio della superficialità e della negligenza sulle condizioni di lavoro».

LE AZIONI

A ricevere i manifestanti sarà il prefetto di Pordenone, Natalino Domenico Manno. Una Prefettura, quella del capoluogo della Destra Tagliamento, che ha in cantiere un tavolo permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. «Un protocollo - ha spiegato ieri il prefetto Natalino Domenico Manno - che stiamo perfezionando e che sarà pronto a breve». L'obiettivo, condiviso con le organizzazioni dei datori di lavoro, è quello di ridurre al minimo sia gli infortuni che gli incidenti fatali durante l'orario di lavoro.

LA POLITICA

«Il fatto che nel cantiere fiorentino dove hanno perso la vita i cinque lavoratori lavorassero 35 ditte ed una sessantina di subappalti rappresenta un segnale di allarme anche per il Fvg - è la nota di Sinistra Italiana .

Le stragi e le singole morti "in sub-appalto" nel nostro paese non sono registrate ufficialmente dall'Inail; i sindacati, nel settore dell'edilizia, le stimano ad oltre il 70% del totale. Cifre impressionanti che ci raccontano come questi grovigli a matrioska creati appositamente per scaricare costi e rischi sull'ultima ruota del carro attentino alla vita dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro paese. Il Ministro dei trasporti Salvini e la maggioranza di destra a Roma ed in Regione dovrebbero spiegare come la liberalizzazione del subappalto con la riforma del Codice degli appalti dell'anno scorso aiuti a combattere gli infortuni sul lavoro invece di deresponsabilizzare e far risparmiare il "committente" sulla pelle dei lavoratori».

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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